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Rossini 150

Prorogata fino al 3 marzo - a Pesaro e Urbino -, la mostra delle celebrazioni rossiniane. Un'esperienza multimediale per immergersi nella vita e nelle opere del compositore

ROSSINI 150 

12 luglio – 18 novembre 2018 PROROGATA AL 3 MARZO 2019

< PESARO Palazzo Mosca – Musei Civici

Pesaro racconta Rossini

a cura del Conservatorio G. Rossini e di Emanuele Aldrovandi

< URBINO Palazzo Ducale, Sale del Castellare

Gesamtkunstwerk: Pelagio Palagi e Gioachino Rossini

a cura di Vittorio Sgarbi

Prorogata fino al 3 marzo, la mostra diffusa che rende omaggio a Rossini a partire dai legami con la sua terra di origine. La proroga riguarda le sedi di Pesaro e Urbino mentre Fano ha chiuso i battenti, come da programma, il 18 novembre. L'esposizione è promossa dai Comuni di Pesaro, Urbino e Fano, con la Regione Marche, e organizzata da Sistema Museo. L’evento si avvale inoltre della collaborazione con: Fondazione G. Rossini,  Conservatorio Statale di Musica “Gioachino Rossini”, Rossini Opera Festival, Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani, Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Accademia dei Musici.

Pesaro, città natale del Cigno, ospita a Palazzo Mosca – Musei Civici “Pesaro racconta Rossini”, esposizione esperienziale e multimediale, con percorso narrativo a cura di Emanuele Aldrovandi, che vuole far rivivere la complessa vicenda biografica del compositore. Riesposta integralmente la prestigiosa collezione Hercolani-Rossini, composta da 38 dipinti e un marmo, pervenuti a Gioachino in punto di morte per ripagare un suo prestito ai nobili bolognesi Hercolani. E poi una ricca sezione documentaria che ripercorre la storia del Conservatorio.

A Urbino, nella sede di Palazzo Ducale, Sale del Castellare, si prosegue con la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, “Gesamtkunstwerk: Pelagio Palagi e Gioachino Rossini”, dedicata alle opere del pittore bolognese Pelagio Palagi; disegni, dipinti e ritratti (in gran parte inediti), provenienti dalle Collezioni della Fondazione Carisbo, dalla Fondazione Cavallini Sgarbi e da gallerie e raccolte private, documentano il “secolo” rossiniano tra neoclassicismo e romanticismo.

L’identità marchigiana dell’intero progetto si estende alle aree colpite dall’ultimo sisma per incentivarne la riscoperta turistica. Proprio da questa parte di territorio dove opera il Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Accademia dei Musici, provengono 13 antichi strumenti, da fine Settecento ai primi del Novecento, completamente restaurati e funzionanti, in gran parte della “Collezione Claudio Veneri”. Questi strumenti presentano i marchi dei “Maestri” della storia del pianoforte, tra cui il Pleyel, brand prediletto da Gioachino; saranno protagonisti di speciali visite musicali e racconti concerto. La “Mostra del pianoforte storico” è inoltre corredata da immagini video full HD in loop, dal forte impatto emozionale, sulle bellezze storiche, artistiche e naturalistiche dei comuni marchigiani danneggiati dal terremoto.

per maggiori informazioni: www.mostrarossini150.it 

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