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Zenzero e Cannella. La 8ème Balle / Stupor Circus

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Dal 30 giugno al 17 luglio al Parco Miralfiore la quarta edizione del festival internazionale di Circo Contemporaneo

Circo El Grito torna a Pesaro dal 30 giugno al 17 luglio con la quarta edizione di Stupor Circus, festival internazionale di Circo Contemporaneo promosso dal Comune di Pesaro con l’AMAT: 22 giornate di spettacolo per spettatori di tutte le età che hanno la possibilità di conoscere un aspetto del circo contemporaneo mai visto prima. Si ampliano le location del festival, tutte al Parco Miralfiore: oltre al suggestivo Chapiteau di Circo El Grito, allestito per l’occasione nel parco, si aggiungono il Teatro Roulotte e il Teatro Ambulante.

CHAPITEAU
DAL 15 AL 17 LUGLIO
ZENZERO E CANNELLA
LA 8ÈME BALLE

di e con Magdalena Vicente, Nicolò Bussi e Giacomo Vitullo

Biglietti presso biglietterie circuito AMAT info al 071 2072439
TIPICO.TIPS 072134121 - 3408930362
www.vivaticket.it
preventite BIGLIETTERIA TEATRO SPERIMENTALE 0721387548 mercoledì-sabato 17-19

Inizio spettacoli: Chapiteau ore 21.30;
Teatro roulette 4 repliche al giorno ore 20.15, ore 20.45, ore 21.15, ore 22.45;
Teatro ambulante 2 repliche al giorno: 19 e ore 20.30.

Magdalena e Nicolò si sono incontrati al Festival francese Circa di Auch. “Sali con o senza tempo?”
“Non mi hai nemmeno chiesto il nome? Insomma piacere di conoscerti.” Da quel giorno, nonostante studino e vivano in due città diverse, trovano il modo per allenarsi ovunque.
Scuole, biblioteche, barche, divani, parchi e giardini. La curiosità li porta ad incontrare il giocoliere, clown, filosofo Nikolaus Maria Holz, sotto la cui direzione partecipano al progetto di musica-circo Circoncerto. Lo stile e la poesia di Nikolaus producono un’attrazione fatale al punto di chiedergli di diventare il padrino
della loro prima creazione: uno spettacolo di acrobatica, giocoleria, clown e musica dal vivo. Dal vivo? Si. Ah, con chi? Serviva un musicista capace, duttile, aperto, con abilità teatrali magari acrobatiche, entusiasta e disponibile. Purtroppo c’era solo Giacomo, ma l’avventura era cominciata e l’organico ormai completo era pronto a lasciarsi ispirare da un’insolita tradizione circense e da un rinnovamento che si combina
con l’odierno, concependo il loro primo spettacolo L’ottava palla. Il viaggio creativo li porta poi ad incontrare Maroussia Diaz Verbèke. In un susseguirsi di quadri punteggiati da litigi e giochi di seduzione,
la sinergia funziona così bene che il musicista può diventare un acrobata, il giocoliere un musicista mentre l’agile agita l’alluce sul Fa dell’ultima ottava.

Tutto è iniziato da una passionale riscoperta della tradizione. Alexander e Violette Kiss, Enrico Rastelli e Francis Brun, giocolieri, funamboli, acrobati, porteur, artisti di un altro tempo con eccezionali capacità e numeri che difficilmente fanno parte delle esibizioni dei nostri giorni. Nel mezzo di questa ricerca, è apparsa Lei. Un lancio, un viaggio, una dimensione, una chimera? Ma l’ottava di quante? Otto? Ventisette? Quattro? È nel mezzo, fa solo parte di 8. E se la mettessimo orizzontale? ∞ Sarebbe una palla infinita? Saremmo in grado di prenderla con una mano? E se non bastano due? Vola, sfugge, danza ingestibile, più o meno come i nostri personaggi. Colombo, Susanna e Pollo, si incontrano e scontrano, rimbalzando tra numerosi universi
e molteplici discipline. Acrobatica, verticali, giocoleria, clown e musica si intrecciano liberando la fantasia e buonumore contagioso. Esplorando millemila stati d’animo con candore d’infante, i complici si lanciano, si ostacolano, cantano, si arrampicano, si aiutano perché l’importante è arrivare insieme ad affermare: STO BENE! Lo spettacolo visita strane relazioni in continuo mutamento, preziose finzioni che diventano parte della realtà. Tre personaggi stravaganti illustrano, con umorismo e apprensione, la fragilità dei legami tra gli esseri umani. La palla, tuttavia, sconvolge regolarmente l’equilibrio; Dirompente e unificante, ma sempre e comunque, Sha la la...



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