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Ricci sul canone concordato: “Accordo positivo, un piccolo aiuto che può fare la differenza”

Stamane siglato l’accordo in sala Rossa alla presenza dei rappresentanti sindacali di proprietari e inquilini

Novità importanti sul canone concordato per uso abitativo. Ribasso almeno del 10% rispetto alle tabelle precedenti dei canoni, il tutto con decorrenza dal primo marzo prossimo, per consentire all’Amministrazione comunale di recepire l’accordo siglato questa mattina nella sala Rossa del Comune alla presenza del sindaco Matteo Ricci, dell’assessore Sara Mengucci e dei rappresentanti dei sindacati dei proprietari e degli inquilini.

Ma cos’è il canone concordato? Si tratta di uno strumento alternativo al canone libero, sono accordi stipulati in sede locale tra le organizzazioni sindacali della proprietà e degli inquilini, per  redigere contratti di affitto a canone  calmierato  (rispetto ai contratti a regime libero). In sostanza si riduce la tassazione, locale e nazionale, per favorire un canone di affitto più basso, per fare avvicinare quindi le due parti, proprietario e inquilino, “che sono controparti, ma non devono essere nemici, devono essere utilizzatori di un bene casa che è un diritto inalienabile”, ha spiegato Stefano Donini dello Sportello Casa.

“Al di là della tante cose che stiamo facendo come Comune – ha detto il sindaco –, abbiamo presentato proprio qualche settimana fa il resoconto di questi anni, abbiamo aumentato il bilancio del Comune sul welfare da 20 milioni a 22 milioni e oltre, sappiamo però che quando parliamo di coesione sociale, quando parliamo di dignità delle persone,  ci sono due fattori che fanno la differenza: uno è il lavoro e l’altro è la casa”.

Ecco quindi che questo accordo “è un piccolo aiuto, che però può fare la differenza”, prosegue Ricci. “un piccolo aiuto, ma importante, dentro le normative vigenti, nel  quale il Comune fa la sua parte. Uno strumento che fa chiarezza, un aiuto concreto che noi diamo a tante famiglie e anche un elemento di garanzia che diamo ai proprietari. Mi sembra una bella operazione. Sono molto contento che siamo riusciti a portarla a termine”.  

Le novità principali. “Riguardano l’abbassamento dei prezzi rispetto agli anni passati – spiega l’assessore alla solidarietà Sara Mengucci -. E questo è senza dubbio un fattore molto importante perché ci permette di adattarci anche alla situazione generata dalla crisi economica e sociale. I prezzi verranno bloccati per circa tre anni e anche questo ci dà un respiro e una continuità sicuramente positiva per la programmazione delle prossime politiche abitative. Inoltre, altro fattore molto importante, è la sottoscrizione di un accordo unitario con i sindacati che è positivo, perché c’è una grande condivisione di questo percorso”.

Un tassello molto importante questo della rimodulazione dei canoni concordati che va a integrare tutto il lavoro fatto sulle politiche abitative del Comune. “Penso al grande lavoro fatto in sinergia con l’Erap – continua -, penso agli investimenti di manutenzione che abbiamo fatto nell’ambito degli alloggio-parcheggio del Comune. Anche lo strumento dei canoni concordati va quindi a integrarsi come misura di protezione per tutte le fasce deboli”.  

Oltre 2000 contratti a canone concordato. “L’Amministrazione comunale – è intervenuto Stefano Donini dello Sportello Casa del Comune - viene da un’esperienza molto positiva in questo ambito, avendo sempre creduto al canone concordato come strumento sociale di calmierazione riferito alla generalità dei cittadini. Negli anni si è sempre più evoluto: con questa Amministrazione comunale è stato creato anche lo Sportello Casa per dare ancora più valore a  questo tipo di servizio. Ed è stato sempre un crescendo di attività, perché ad esempio, le presenze di utenti allo sportello sono circa 4000 mila all’anno, anche solo per chiedere informazioni; mentre oltre 2.000 i contratti per quanto riguarda il canone concordato. Del resto, prevenire è meglio che curare, perché a lungo termine si è ridotta di molto la conflittualità sugli sfratti, il contenzioso tra proprietari e inquilini, insomma, si è fatto un lavoro importante”.

Per Gabriele Belfatto di Sunia “si tratta di un accordo fatto in modo sinergico tra tutte le organizzazioni sindacali, dei locatori e degli inquilini. Il giudizio del Suina è positivo, per la prima volta siamo riusciti a fare un contratto unico e questo è molto importante”.

Per l’avv. Stefano Tornimbeni dell’Uppi “è stato un lavoro interessante, lungo e abbastanza faticoso, ma grazie alla collaborazione di tutti siamo giunti alla conclusione. Sono convinto che ci sarà un’adesione particolarmente interessante da parte degli utenti. Le agevolazioni fiscali sono una leva importante per far sì che questa tipologia di contratti cresca sempre di più. E sono convinto che questo accadrà”.  

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