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Ricci: «Il Campus della Musica per continuare a costruire un pezzo di futuro»

Presentato il progetto Iti: «Alta formazione, innovazione, internazionalizzazione, recupero di Palazzo Ricci con concorso di idee». Letta plaude: disegno intelligente

PESARO - Matteo Ricci cala l’operazione, nel segno del Campus della Musica.  Presentando il progetto così nella chiesa della Maddalena: «Una città che abbraccia è capace di proteggere, senza escludere nessuno. Ma sa anche valorizzare al massimo quello che ha di più prezioso. Abbiamo scelto di farlo con il patrimonio culturale e la musica». Anche per «costruire un pezzo di futuro», con il riconoscimento Unesco e con l’onda prodotta dal 150esimo di Rossini. «Non sono un punto di arrivo ma di ripartenza», ribadisce il sindaco. Così «stiamo costruendo rapporti con i centri che stanno investendo sulla cultura. Per sviluppare una rete e intercettare turisti al di là dell’asse che ruota su Roma, Firenze e Venezia. La musica è la nostra eccellenza».  Legata agli investimenti: «Sono in corso quelli sul museo rossiniano e sull’auditorium al vecchio palas. Il progetto dell’Iti su Palazzo Ricci è il terzo grande progetto che abbiniamo al disegno. Rafforzeremo il cuore della città della musica. Con spazi per la formazione e l’innovazione». Il sindaco butta lo sguardo più in là, al 2033: «Vogliamo candidarci a città europea della cultura, magari con Urbino. Sarebbe un binomio ideale: nel segno di Rossini e Raffaello, oltre che dell’Unesco. Dare questa ambizione al territorio può orientarci nella direzione giusta».

PROGETTO - Spiega l’assessore Antonello Delle Noci, regista dell’operazione: «Siamo partiti a fine 2014. Per la prima volta Pesaro e Fano si sono messe insieme. Le risorse ottenute (quattro milioni di fondi europei per Pesaro, attraverso la Regione, ndr) metteranno al centro il Campus della musica». Ovvero «un polo internazionale per studenti, ricercatori, investitori». Secondo quattro punti. Alta formazione: «Master in management musicale, in collaborazione con l’università di Urbino; tecnico per mestieri del palcoscenico, insieme al Rof; riparatore di strumenti musicali, in sinergia con il liceo musicale; tecnico archivista del patrimonio musicale con i Conservatori». Quindi l’innovazione, «con la sonosfera mobile, teatro tridimensionale dove ascoltare e vivere la musica. Che potrà girare il mondo e raccontare la musica di Rossini». Più il ‘contamination lab’, «spazio di coworking e acceleratore per le idee dei giovani». Sorgerà a Palazzo Ricci, dove «recupereremo gli spazi. E per la ristrutturazione lanciamo un concorso internazionale di idee». I lavori del primo stralcio interesseranno il piano terra del corpo di fabbrica principale, all’angolo tra via Sabbatini e via Clementi. Al cui interno nascerà un polo bibliotecario che accorperà la biblioteca del Conservatorio e quella della Fondazione Rossini. Infine l’internazionalizzazione, «per accogliere studenti da tutto il mondo», rileva Delle Noci.

RISORSE - Il progetto complessivo include anche 150mila euro per la mobilità. Da destinare al miglioramento dell’accessibilità al centro e alla segnaletica di indicazione per il parcheggio del San Decenzio. Ma anche a nuove rastrelliere nel centro, 25 bici elettriche, potenziamento dell’illuminazione nella linea tre ‘Cardinali’ della bicipolitana. Oltre a un ‘app’ ad hoc per offrire le diverse possibilità di spostamento. Correlando orari del trasporto pubblico, sosta a pagamento, servizi di bike sharing, percorsi ciclopedonali, parchi ed aree verdi. Insieme alla gestione di «buoni mobilità», per promuovere gli spostamenti in bici, con lo slogan «Muoviti, vinci e condividi». Un punto che, peraltro, il Comune presenterà nel dettaglio prossimamente.  Commenta il presidente della Fondazione Rossini, Gianni Letta: «Plaudo alla candidatura a città della cultura 2033. Bellissima l’iniziativa sul Campus della musica. Pesaro ha fatto una scelta intelligente, che all’epoca poteva apparire controcorrente ma che ha già avuto la soddisfazione dei primi riconoscimenti. C’è stata l’intelligenza di creare negli anni, già di per sé, un polo attrattivo. Attorno alla figura di Rossini la città ha costruito esempio virtuoso di collaborazione. Valorizzando il suo lascito». Mentre per il governatore Luca Ceriscioli, «sviluppare progetti sull’alta formazione musicale e artistica è una dimensione importante per una Regione che crede nella cultura. Offrendo luoghi e ‘botteghe’ ai giovani di oggi, che hanno tanto da esprimere».  

PROGRAMMA – Nell’incontro, moderato dal giornalista Michele Romano, sono intervenuti l’architetto Marco Gaudenzi, il responsabile del Servizio Nuove Opere e Viabilità del Comune Eros Giraldi, il compositore e ricercatore del Conservatorio Davide Monacchi, il responsabile dell'Ufficio Sviluppo e Opportunità del Comune Marco Maria Scriboni, il mobility manager del Comune Thomas Flenghi. Contributi anche da Catia Amati, direttrice Fondazione Rossini; Cristian Della Chiara, marketing manager Rof; Salvatore Giordano, presidente del Conservatorio; Riccardo Rossini, dirigente del Marconi; Vilberto Stocchi, rettore dell’università di Urbino; Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura. 

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