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Primo Levi: dalle leggi razziali alla scrittura creativa

In occasione del Giorno della Memoria, inaugura giovedì 26 gennaio nella Sala Laurana di Palazzo Ducale, la mostra dell’Associazione Arte Cinema Teatro Volontariato dedicata allo scrittore che ha restituito alla letteratura una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager e alla storia dell’antisemitismo in Italia e in Europa. Un progetto espositivo che si rivolge in particolare alle scuole e alle università

In occasione del Giorno della memoria (27 gennaio), giovedì 26 gennaio alle 17 nella Sala Laurana di Palazzo Ducale, inaugura la mostra ‘Primo Levi: dalle leggi razziali alla scrittura creativa’. Visitabile fino al 27 febbraio, l’evento è a cura di Giorgio Tabanelli ed è promosso dall’Associazione Arte Cinema Teatro Volontariato in collaborazione con l’Associazione Carlo Bo di Urbino e l’Archivio Fondazione Centro di Documentazione Ebraica CDEC di Milano, con il patrocinio del Ministero della Cultura, con il sostegno del Consiglio Regionale delle Marche e del Comune di Pesaro.

L’esposizione nasce con un forte carattere didattico e divulgativo ed è rivolta in particolare agli studenti delle scuole e delle università. La mostra è articolata in due sezioni: una generale dedicata alla storia dell’antigiudaismo, dell’antisemitismo e delle leggi razziali in Italia e in Europa, e l’altra che ripercorre la vicenda biografica e le opere di Primo Levi (Torino 1919-1987), scrittore che ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove descrive la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz. Il percorso espositivo si avvale di documenti originali del Sei e dell’Ottocento che ripercorrono le origini dell’antigiudaismo e dell’antisemitismo fino a ricostruire l’ideologia antisemitica dei primi decenni del novecento, in Germania e in Italia, con una sintesi storica e sezioni inedite al pubblico. Di grande interesse storico scientifico (volumi, giornali, riviste, volantini, documenti, dei primi decenni del Novecento), la documentazione sulle leggi razziali consente di comprendere l’evoluzione del pregiudizio razziale che ha portato nel 1938 alla pubblicazione del manifesto degli scienziati razzisti e alla promulgazione delle leggi razziali. Tra le sezioni originali e inedite, “Letteratura di svago e antisemitismo” dove sono esposti romanzi per ragazzi e gialli a sfondo antigiudaico e antisemitico.

Il progetto si avvale della consulenza degli storici Alberto Cavaglion e Valerio De Cesaris. Per la biografia e le opere di Primo Levi hanno collaborato Roberta Mori e Lia Toaff.

In programma visite didattiche per le scuole che illustrano il percorso storico composto da testi, fotografie e documenti.

Orario: lunedì-venerdì 16.00-19.00, ingresso gratuito
Info e prenotazioni 320 0264096

 

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