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Ombre (Quodlibet, 2019)

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A Palazzo Gradari, la presentazione del libro di Roberto Paci Dalò ispirato al prezioso patrimonio della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia.

Mercoledì 22 gennaio alle ore 18, Palazzo Gradari accoglie la presentazione di Ombre, il primo libro d’artista ispirato al prezioso patrimonio custodito nella Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, firmato da Roberto Paci Dalò - poliedrico artista visivo, musicista e regista - per le edizioni Quodlibet (2019). L'autore dialogherà con Daniele Vimini, assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, e Marcello Smarrelli, storico dell’arte e curatore. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Libreria Il Catalogo.

Ombre riproduce in anastatica il taccuino originale dell’autore, realizzato con materiali poveri (carta, inchiostro, matita, acquerello) nel corso di alcuni mesi di esplorazione tra le opere di Duccio, Piero, Perugino, Pinturicchio e tanti altri. Il libro è un’avventura scritta e disegnata viaggiando nel dettaglio per attraversare lo spazio e i tempi della Galleria e della sua collezione unica in Italia; una narrazione che talvolta si intreccia alla vita della città, facendo comparire così persone come Aldo Capitini e Gerardo Dottori. Il progetto è nato nella scia delle celebrazioni per il centenario della Galleria (1918-2018): “Un museo che nasce in tempo di guerra’ - dichiara Paci Dalò - ‘è già un'azione eclatante di grande valore simbolico; da solo questo elemento è materiale scatenante per una narrazione. Qui poi ho scoperto che un tempo abitava anche Aldo Capitini, ed è stato lui a farmi pensare a un modo “francescano” di affrontare un moloch come è questa collezione...”.  “Ripensando alla lezione di Daniel Arasse, ho deciso di concentrarmi su dettagli, figure in miniatura e marginali, cartigli. Materiali che talvolta passano inosservati”.

Il lavoro di Paci Dalò è debitore della lezione di Giovanni Battista Cavalcaselle (1819-1897) i cui taccuini, oltre a rivestire un ruolo importantissimo per la moderna storia dell’arte, possono essere considerati di fatto precursori dei libri d’arte: all’indomani dell’Unità d’Italia,  il celebre storico e critico d’arte fu incaricato di redigere un censimento sistematico di tutte le opere d’arte di proprietà ecclesiastica statizzate in Umbria e nelle Marche, molte delle quali poi confluite nella Pinacoteca civica a Perugia, divenuta statale, appunto, nel 1917. Come d’abitudine, nel visitare chiese, pinacoteche pubbliche e private, palazzi e conventi, Cavalcaselle riportava in schizzi opere d’arte all’epoca inedite, cogliendo le caratteristiche di ogni autore e aggiungendo personali memoranda. “Poverissimo, percorse spesso a piedi quasi tutta l’Europa, Musei, Gallerie pubbliche e private, Chiese, analizzando dipinti stranieri (fiamminghi, olandesi, spagnoli, francesi e tedeschi) e italiani dal sec. XIII al pieno Cinquecento”.  Il parallelismo tra Cavalcaselle e Paci Dalò, moderno interprete di un itinerario culturale tracciato a matita su un taccuino da viaggio come ai tempi del Grand Tour, costituisce quindi un filo rosso all'insegna della pratica del taccuino.

Roberto Paci Dalò – disegnatore e artista visivo, compositore, musicista, autore e regista – guida il gruppo Giardini Pensili cofondato nel 1985. Il suo lavoro ha ricevuto la stima e il sostegno di artisti  come Aleksandr Sokurov e John Cage. Presenta il suo lavoro in giro per il mondo in musei, festival e teatri. Ha ricevuto nel 2015 il Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana. Membro di Internationale Heiner Müller Gesellschaft, insegna Interaction Design presso Unirsm dove ha fondato e dirige Usmaradio. Tra le sue pubblicazioni: Ombre (Quodlibet, 2019), Filmnero  (Marsèll, 2016),   1915 The Armenian Files  (Marsèll, 2015),  Ye Shanghai  (Marsèll, 2014),  Storie di lupi e lepri  (Hde, 2009),   Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica  (con Emanuele Quinz, Cronopio, 2006),  Pneuma. Giardini pensili: un paesaggio sonoro (Teatro di Monfalcone, 2005),  Many Many Voices   (Edel, 1995).

ingresso libero



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