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Nasce “L’Armadio”: progetto a supporto dei bambini e ragazzi vittime di violenza assistita e diretta e interventi su uomini maltrattanti

Prosegue l’attività dell’Amministrazione contro le violenze di genere e sui bambini. Mengucci e Ceccarelli: “Un’iniziativa necessaria che risponde alle richieste del territorio”

Affrontare il tema della violenza assistita e la necessità di attivare servizi per maltrattanti. È l’obiettivo de “L’Armadio”, modello territoriale integrato di supporto alle vittime di violenza e ai perpetratori.

«L’iniziativa si concentra sulla formazione, che si rivolge anche agli insegnanti guidati nell’imparare a cogliere i primi segnali di una possibile violenza» ha detto Giuliana Ceccarelli, assessore alla Gentilezza e alla Crescita che ha inoltre sottolineato l’inedita via d’intervento dedicata alla rieducazione degli uomini maltrattanti: «È necessario intervenire con urgenza e far sì che prendano coscienza di ciò che sta avvenendo nel loro percorso di vita. Nessuno è irrecuperabile». Una necessità emersa soprattutto durante il periodo di lockdown «che ha segnato, ancora una volta in maniera negativa, la vita delle donne».

Il progetto, finanziato dal Fondo di beneficienza Intesa San Paolo, vede come capofila Labirinto cooperativa sociale; i partner sono: Comune di Pesaro, Ambito Territoriale Sociale 1, Centro Trattamento Maltrattanti di Forlì, Associazione di promozione sociale “DireUomo” di Rimini, Associazione “L'Isola che c'è” di Bologna, Associazione "On the road" di San Benedetto del Tronto, Associazione “Donne e Giustizia” di Ancona, Società Italiana per lo studio dello Stress Traumatico (SISST), Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici ed internazionali dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.

Il progetto “L’Armadio” si propone di costruire un team interregionale che coinvolgerà operatori e servizi delle Marche e dell’Emilia Romagna per attivare un confronto e definire prassi di lavoro comune. L’obiettivo è attivare veri e propri nuovi servizi per i diversi soggetti coinvolti: i bambini e i ragazzi che subiscono, all’interno delle mura domestiche, violenza assistita e, a volte, anche diretta; le mamme, supportandole a recuperare e gestire la relazione con i loro figli; gli uomini maltrattanti, realizzando un sistema che supporti i loro percorsi personali.

«Diamo il via a un nuovo, duplice, percorso - ha aggiunto Sara Mengucci, assessore alla Solidarietà -: quello che coinvolge le scuole e le associazioni, volto ad apportare miglioramenti tangibili e nell’aiuto ai bambini vittime di violenza assistita; quello che prevede una sperimentazione con gruppi di lavoro che si rivolgeranno agli uomini maltrattanti. L’impegno dell’Amministrazione è quello di proseguire lungo questo cammino che è culturale, sociale, educativo e piscologico».

Per Roberto Drago, coordinatore dell'Ambito Territoriale Sociale 1 di Pesaro, «l’aver imparato a dialogare fra enti e realtà del territorio ci ha consentito di maturare nuove capacità e ottenere finanziamenti per lavorare su nuove linee d'intervento, come il recupero degli uomini maltrattanti e la tutela dei minori vittime di violenza».
Nell’arco di un anno, da luglio 2020 a luglio 2021, l’iniziativa “L’Armadio” prevede specifiche azioni sulle due tematiche principali: la violenza assistita e i maltrattanti.

Per quanto riguarda la violenza assistita saranno sviluppati alcuni percorsi formativi differenziati: uno si rivolgerà agli operatori di Centri antiviolenza, case emergenza e rifugio di tutta la regione Marche, uno sarà dedicato ai percorsi operativi adottati dal Consultorio e dal Servizio Sociale Professionale del Comune di Pesaro, uno sarà diretto al coordinamento pedagogico e alle insegnanti delle scuole comunali e degli istituti scolastici statali del Comune di Pesaro, uno sarà riservato agli operatori che lavoreranno nei servizi che verranno attivati; verrà organizzato infine un incontro di sensibilizzazione per le società sportive e le associazioni del territorio.

A seguire saranno realizzati tre progetti dedicati ai diversi soggetti vittime di violenza assistita e/o diretta: in particolare saranno sviluppati laboratori di gruppo dedicati a bambine e bambini, colloqui individuali e “gruppi di parole” con ragazze e ragazzi adolescenti, incontri di sostegno a donne con figli.
Per quanto riguarda la tematica degli maltrattanti saranno attivati due percorsi formativi: uno rivolto alle operatrici del Centro Antiviolenza di Pesaro e ai referenti della Rete Antiviolenza, possibili soggetti invianti; l’altro coinvolgerà gli operatori che andranno direttamente a lavorare con gli uomini maltrattanti. A seguire saranno attivati un gruppo di lavoro con uomini maltrattanti ed uno per padri con problemi di gestione degli impulsi.
Al termine dei percorsi formativi, nella città di Pesaro e Forlì si terranno seminari tematici per informare la cittadinanza sulla violenza assistista e/o diretta e sulle opportunità per vittime e maltrattanti.

L’Università di Urbino e la SISST cureranno un’azione centrale di questa innovativa proposta per il nostro territorio: l’analisi e l’approfondimento dei fattori di rischio e di protezione che moderano l’impatto dell’esperienza traumatica vissuta da bambine e bambini e dei fattori di rischio e le esperienze traumatiche che portano gli uomini a reiterare la violenza.

I DATI
La presentazione del progetto “L’Armadio” è stata anche l’occasione, per la cooperativa Labirinto che da oltre 40 anni lavora sul tema della violenza di genere con il centro antiviolenza Parla con Noi e Casa Emergenza Ipazia, per presentare alcuni numeri.
«È stato un anno difficile ma non ci siamo mai fermati - ha spiegato Gabriela Guerra, coordinatrice del centro antiviolenza Parla con noi di Pesaro -. Da gennaio 2020 ad oggi abbiamo incontrato 97 donne, 48 sono quelle che attualmente abbiamo in carico. Il periodo di lockdown ha segnato la nostra attività: tra marzo e maggio 2020 abbiamo avuto 22 primi contatti. Nello stesso periodo 2019 ne avevamo avuti 38 (16 in più). Dal 1° giugno siamo tornati a operare a pieno ritmo intensificando, nell’ultimo periodo, le nostre attività come dimostrano i 4/5 nuovi accessi che registriamo, mediamente, ogni settimana».

Prevista, nei prossimi mesi, l’apertura di due nuovi sportelli antiviolenza, uno a Urbino, uno a Cagli, «per dare risposta a un territorio più ampio e alle necessità di quelle donne che, in questo momento, fanno fatica a spostarsi» ha aggiunto Drago.

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