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LGBTI+, Pesaro aderisce a RE.A.DY: la città in prima linea per i diritti di genere

Il Comune di Pesaro aderisce alla RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Questa mattina la Giunta ha dato il via libera alla sottoscrizione della Carta d’Intenti, documento che impegna amministrazioni locali e regionali ad avviare un dialogo con le associazioni locali LGBTI+, per facilitare l’emersione dei loro bisogni, sviluppando azioni positive sul territorio.
«Come vice sindaco – così Daniele Vimini - -ho seguito da vicino sin dai primi momenti il percorso di adesione alla Rete, perché da tempo sono in contatto con le associazioni del territorio impegnate in tante piccole, ma grandi, battaglie culturali e civili».
Un percorso iniziato lo scorso giugno, con la mozione presentata in Consiglio comunale dai consiglieri Camilla Murgia, Anna Maria Mattioli, Luca Pagnoni Di Dario, Maria Rosa Conti: «Questo documento è un importante passo avanti verso il superamento delle discriminazioni - spiegano -. Non solo, per il Comune è un’opportunità di incontro e scambio di esperienze e buone prassi con le altre amministrazioni che hanno aderito. In questo modo si mette in rete un percorso già iniziato dal Comune, allargando e incrementando il nostro tavolo di lavoro alle associazioni attive nel nostro territorio.
L’amministrazione comunale pesarese è attiva già da tempo sul tema del contrasto alle discriminazioni di genere: questa direzione è confermata anche da una particolare attenzione alle tematiche suddette, esercitata attraverso l’operato della commissione Pari Opportunità e Donne Elette. Un’adesione che in questo clima di emergenza sanitaria da Covid-19, dove in alcuni casi l’isolamento forzato può estremizzare la discriminazione di genere a molti livelli, diviene ancora più importante perché sottolinea la necessità, da parte delle istituzioni, di vigilare su questi temi. L'azione delle Pubbliche Amministrazioni è infatti fondamentale per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi».
Tra i compiti della Rete, anche quello di promuove e intraprendere iniziative di dimensione europea attraverso adesione e promozione di politiche libere da pregiudizi. In occasione del mese del Pride, anche il Comune di Pesaro ha voluto dimostrare il proprio supporto issando la bandiera arcobaleno a Baia Flaminia, «In cantiere ci sono altre iniziative, tra questi anche percorsi formativi indirizzati ai giovani che insegnino a promuovere la cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco. Le differenze devono essere considerate come una risorsa da valorizzare».
La finalità della Rete è quella di individuare, mettere a confronto e diffondere politiche “di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender – si legge nella Carta d’Intenti – realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale. Supportando la realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI+”. Una filosofia che ambisce a creare una struttura leggera, orizzontale e partecipata, che inviti tutti i partner a contribuire in modo attivo alla sua gestione e al suo sviluppo, promuovere le sinergie locali, utilizzare e valorizzare le risorse già esistenti, impegnando alla diffusione di azioni positive sul territorio.
Pesaro, come Città Creativa Unesco, ha aderito alla “Conférence mondiale sur la promotion des droits et l’inclusion des jeunes LGBTI+”, alla quale parteciperanno studiosi e attivisti di rilievo internazionale, che si terrà a Parigi il prossimo anno, e dove condividerà buone pratiche e si metterà a disposizione di altre amministrazioni virtuose per fare rete.

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