L’acqua, insieme alla terra, all’aria e al fuoco rappresentò fin dall’antichità uno dei grandi principi dell’universo. Le acque marine, poi, per la loro consistenza salina, andarono ad arricchirsi di una connotazione mitica e mistica. Ma le acque marine erano anche considerate il confine con l’aldilà. Si immaginava che le acque profonde provenissero dal mondo sotterraneo attraverso i fiumi infernali. Inoltre, considerate sterili rispetto alle acque dolci, quelle marine assolvevano ad una funzione purificatrice sia in ambito funerario che sessuale. Oltre che nella Grecia antica, il mare e l’acqua salata continueranno ad avere la stessa funzione anche nella cultura romana e presso gli antichi Ebrei, e se ne ritrovano riscontri in molte tradizioni fino all’età contemporanea.
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L’evento si inserisce nel programma 2022 del Museo della Marineria, dedicato ad “Adriatico, mare delle complementarietà”