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La «San Giovanni» è ‘maggiorenne’, Ricci: «Continueremo a investire sulla cultura»

Diciottesimo anno di attività per uno dei luoghi simbolo della città. Il sindaco: ripenseremo i giardini per utilizzarli di più e meglio, la vecchia lavanderia del San Benedetto sarà spazio di espansione della biblioteca

PESARO –  La biblioteca San Giovanni diventa maggiorenne: «Sono mesi di incertezza ma alla cultura non vogliamo rinunciare. Nel lockdown abbiamo sviluppato forme per viverla a distanza, ma sarà sempre importante guardarsi negli occhi. I libri si possono trovare online, ma andare in biblioteca significa cultura abbinata all’incontro sociale.  La sua valenza è insostituibile: è stato fondamentale lo sforzo fatto per riaprire la San Giovanni in sicurezza. Parliamo di una delle biblioteche più belle d’Italia», evidenzia Matteo Ricci. Ora, nota il sindaco, «vogliamo utilizzare di più e meglio lo spazio dei suoi giardini. Magari riprogettandolo: alla luce di quello che è successo diventa un valore aggiunto». Sul futuro: «La vecchia lavanderia del San Benedetto passerà al Comune. Stiamo definendo la convenzione: la Regione ce la darà gratuitamente (l’immobile è di proprietà dell’Asur, ndr). La nostra idea è svilupparla come uno spazio integrativo e di espansione della biblioteca. Non dobbiamo perdere la voglia di programmare». Osserva il vicesindaco Daniele Vimini: «Una giornata importante, dedicata a tutto il personale della biblioteca. Se la San Giovanni è un riferimento per studenti e famiglie lo si deve molto anche alla loro preparazione e al rapporto umano che sono stati in grado di alimentare negli anni. La biblioteca è stata uno dei primi servizi pubblici a riaprire. Un momento fortemente atteso dalla cittadinanza. La consegna del logo ‘Pesaro città che legge’  è un riconoscimento per tutti i soggetti partner del progetto, che compongono i nodi della rete cittadina: biblioteche, scuole, associazioni, librerie, istituzioni. Grazie a loro, in questi anni, la città ha promosso in modo rilevante la lettura. Una rete preziosa, che di recente ha fatto un ulteriore passo avanti con la ‘app’ ad hoc che segnala luoghi, attività e mappe della lettura». Aggiunge il consigliere regionale Andrea Biancani: «La San Giovanni ha segnato lo sviluppo culturale di tanti cittadini. Senza questa biblioteca la città non sarebbe la stessa». Presente anche Pier Luca Bertè, dirigente della Cooperativa Socioculturale.

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