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La città onora il Giorno della Memoria

Questa mattina la cerimonia in Prefettura. Presenti istituzioni e studenti della città

Cerimonia ricca di emozioni quella che si è svolta stamattina nella sala Metaurense della Prefettura per onorare il Giorno della Memoria che ricorre oggi, 27 gennaio, a cui hanno partecipato anche il sindaco Matteo Ricci, il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini e l’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli. Una presenza, quella delle istituzioni cittadine, che ha rimarcato il lavoro fatto negli anni insieme ai giovani degli istituti secondari di secondo grado della città per “fare memoria”.

«Una cerimonia simbolica – come ha ricordato il sindaco Ricci -, per tutti coloro che quest’anno non potranno partecipare. La nostra provincia e tutti i sindaci, insieme alle scuole, da anni sono impegnati nella salvaguardia della memoria. Questa giornata vede grande attivismo per non dimenticare. Insieme a mio figlio, in questi giorni, ho guardato “La vita è bella”, e la sua domande più ricorrente è stata: “Com’è stato possibile tutto questo?”. Non è facile rispondere. Quando il fanatismo ideologico prevale sulla ragione a volte la storia prende un piano inclinato che può portare aberrazioni, come quelle accadute. Una pagina buia della nostra storia che non va dimenticata, affinché fatti del genere non capitino più. La lotta contro l’intolleranza e il razzismo non è ancora vinta, per questo ogni giorno è importante tenere viva la memoria. Negli ultimi anni sono riaffiorati sentimenti di intolleranza e razzismo. Le parole di una grande donna pesarese come Liliana Segre sono oggi di grande attualità e di esempio per tutti. Non sappiamo che società avremo post Covid-19, anche per questo motivo celebrare la Giornata della Memoria è importante: significa portare nella nuova era i valori di libertà, uguaglianza e democrazia emersi dopo la grande tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Scommettiamo sui giovani, per il nostro futuro».

Durante la cerimonia, il Prefetto Antonio Lapolla ha consegnato le Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti: Lazzaro Benvenuti (medaglia ritirata dal figlio Bruno), Luigi Foschi (medaglia ritirata dalla figlia Cristina) e Giuseppe Miccoli (medaglia ritirata dalla figlia Angela) di Pesaro; Arduino Martinelli (medaglia ritirata dalla figlia Marsina) di Urbino; Leandro Benini (medaglia ritirata dal figlio Luciano) di Fano; Tommaso Fabriani (medaglia ritirata dal figlio Donato); Angelo Albertini (medaglia ritirata dalla nipote Mariangela) di Gradara; Attilio Montesi (medaglia ritirata dal nipote Francesco) di Mondavio.

A conclusione della mattinata, è stato proiettato il video che «raccoglie il cammino condiviso fatto dalle istituzioni, dagli studenti e dai loro docenti negli ultimi 6 anni. Non volevamo che questa ricorrenza passasse sotto silenzio. Per questo, insieme ai docenti di ciascun istituto, all’UST di Pesaro-Urbino, al Conservatorio, abbiamo pensato che quest’anno “il fare memoria” potesse realizzarsi attraverso un filmato da condividere per sentirci vicini» ha sottolineato Ceccarelli.

Il video realizzato dal filmaker Davide Lomma, è stato trasmesso, alle 11:30, anche nelle pagine Facebook del Comune e proiettato nelle aule scolastiche degli istituti della città perché «c’è un virus molto più insidioso, duraturo e forte di quello che occupa i riflettori in questi mesi: è quello della discriminazione e dell’intolleranza. Lo stesso che, 76 anni fa, uccise più di 6 milioni di persone. È un avversario di cui parlare e da combattere, quotidianamente e con costanza. È una responsabilità che dobbiamo assumerci, un dovere che dobbiamo rispettare ad ogni condizione affinché queste nefandezze non si ripetano e quella storia non si scolorisca nella nostra memoria» ha detto Perugini. 

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