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I Musei Civici sempre più accessibilli

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Si presenta a Palazzo Mosca il bassorilievo prospettico tattile dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini: un dono alla città della sezione di Pesaro Urbino dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti all'interno del progetto ‘Musei a con-tatto’

Il patrimonio dei Musei Civici sempre più accessibile e una città di tutti e per tutti: un obiettivo ancora più strategico alla luce del percorso verso Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.

Venerdì 2 dicembre ai Musei Civici di Palazzo Mosca, la sezione di Pesaro Urbino dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus presenta il bassorilievo prospettico tattile dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini che documenta la scena principale e 11 disegni a rilievo che raffigurano i soggetti presenti su pilastrini e predella con le relative descrizioni in Braille e a carattere ingrandito. Un vero e proprio dono alla città che rappresenta la fase conclusiva di ‘Musei a con-tatto’, progetto promosso e realizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus/sezione Pesaro Urbino - tenacemente attiva sul territorio da almeno 70 anni -, con il sostegno dei fondi Otto per mille della Chiesa Valdese che ha creduto fortemente nell’iniziativa, e la collaborazione del Comune di Pesaro.  

Perfettamente in linea con il costante impegno della sezione pesarese dell’UICI per l’abbattimento di barriere sensoriali e culturali, l’idea è stata quella di rendere fruibile la meravigliosa Pala Bellini anche alle persone con disabilità visiva; con il bassorilievo è accaduto traducendo in forma tattile un’immagine visiva in questo caso ancora più complessa perché dotata di tre caratteristiche essenziali: la figura, l’architettura e il paesaggio, tutti da tradurre. Il risultato è possibile grazie alla sapiente arte, alla passione e professionalità del personale del Museo Anteros dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, esperto nella traduzione in bassorilievi prospettici tattili di opere pittoriche. Il bassorilievo è opera dello scultore Stefano Manzotti, del team del Museo Anteros.

La realizzazione dell’opera non è l’unica fase del progetto dal momento che l’esperienza dell’esplorazione tattile del bassorilievo deve essere supportata da una guida esperta per una comprensione ‘completa’ che possa coinvolgere la memoria del corpo e della mente. Per questo motivo, il progetto ha visto anche un’attività di formazione aperta a tutte le guide museali sull’educazione estetica in presenza di minorazione visiva, percezione ottica e tattile delle immagini dotate di valore estetico e funzione conoscitiva della metafora, a cura della professoressa Loretta Secchi del Museo Anteros. All’attività hanno partecipato anche alcuni docenti del Liceo Artistico Mengaroni: Melanie Segal ed Eleonora Borromeo sotto la direzione della dirigente Serena Perugini.  

L’intervento presentato oggi è l’inizio di un nuovo progetto grazie a IRIFOR (l’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione istituito nel 1991 dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e riconosciuto dal MIUR) che coinvolgerà le scuole secondarie di I e II grado quindi le terze medie e le superiori; le classi verranno portate al museo perché possano crescere nell’esplorazione tattile e godere la bellezza con il tatto e con tutti i sensi. Perché saranno proprio i giovanissimi di oggi che costruiranno la società accessibile e inclusiva di domani.

 

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