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I miti e i riti marinari dell’isola di Samotracia

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Al Museo della Marineria di Villa Molaroni conversazione con Anna Pia Giansanti per l'appuntamento dedicato a “Adriatico, mare delle complementarietà”.

 

 

L’isola di Samotracia deriva il suo nome dal monte Fengari (samos), il più alto tra i monti dell’Egeo, che fungeva da punto di riferimento per la navigazione di cabotaggio.  Omero la chiamava l’Isola di Poseidone il quale, si narrava, aveva seguito da lì la guerra di Troia. Per questo i marinai si consacravano al dio del mare, convinti che così la loro navigazione sarebbe diventata più sicura.  Al culto di Poseidone, col tempo, se ne aggiunsero altri rivolti a diverse divinità sia benefiche che oscure. Nacquero così i “Misteri di Samotracia”, rituali segreti compiuti da tanti marinai che approdavano all’isola per compierli o soltanto per venerare i “Grandi Dei”. Gli scrittori antichi non rivelano quasi nulla e le poche tracce sono state distrutte col Cristianesimo, ma restano interessanti reperti archeologici, statue, fregi e monete, a dimostrare come l’isola divenne uno snodo fondamentale della cultura marinara del Mediterraneo nell’antichità.

Venerdì 21 febbraio ore 16.30 Museo della Marineria -Sala Conferenze

Info Tel. 0721/35588 |museomarineria@comune.pesaro.pu.it

Ingresso gratuito
  

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