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Cittadinanza onoraria a Zaki, il Consiglio approva all’unanimità l’Odg

Tra i temi discussi dall’assise i new jersey della statale SS16, il parcheggio dell’istituto Olivieri, la valorizzazione del San Benedetto

È iniziato con il ricordo che il presidente Marco Perugini ha fatto di Teresa Mattei, ex partigiana, politica e pedagogista italiana, grazie alla cui proposta il fiore di mimosa divenne simbolo della Giornata internazionale delle donne, il consiglio comunale di oggi, lunedì 8 dicembre. «Celebriamo le donne di ieri, di domani e di oggi, che stanno tenendo in piedi la società in cui stiamo vivendo. Dobbiamo creare un fronte comune nella lotta quotidiana per la parità di genere» ha aggiunto il presidente prima di ricordare la consegna del premio Sara Levi Nathan a Graziella Gentilini Vitali e il momento promosso dall’UDI Pesaro nel giardino Trivella avvenuti in mattinata e l’appuntamento con il convegno “Donne, lavoro, disuguaglianze ai tempi del coronavirus” in programma domani, martedì 9 marzo, alle 17:30, sui social del Comune.

Poi è iniziato il Consiglio comunale. Primo tema al centro del dibattito: la gestione del parco urbano Miralfiore. La consigliera Maria Rosa Conti, del gruppo misto ha interrogato il sindaco e la giunta per sapere, tra l’altro, “se, come e quando sarà costituito un Comitato di Gestione del Parco Miralfiore”, e se, per la sua costituzione, “saranno consultati i portatori di interesse”. «Nel 2020 e nel 2021 è stata data continuità alla gestione precedente - ha spiegato Enzo Belloni, assessore all’Operatività – abbiamo coinvolto Aspes e Regione Marche per redigere un piano di gestione che avevamo già programmato». Sui tagli al verde contestati Belloni ha riposto che «sono state effettuati non su specie protette» e che comunque il fatto «è stato segnalato alla polizia locale». Sul comitato di gestione ha aggiunto che «era previsto dal vecchio contratto di gestione. Nel nuovo stiamo valutando se prevederlo o meno, nel primo caso saranno considerate tutte le caratteristiche e le nuove necessità del parco.
L’assessore ha sottolineato che gli introiti ottenuti tramite le rotatorie sponsorizzate – 70mila euro – saranno interamente destinati al parco». Infine, sui presunti tagli inadeguati effettuati lo scorso anno, Belloni ha concluso che erano «tutti autorizzati dagli enti competenti con la supervisione della forestale».

L’assessore Belloni ha risposto anche all’interrogazione di Michele Redaelli, capogruppo Forza Italia, sul new jersey realizzato lungo la statale SS16 dalla BMW fino a Colombarone. In particolare il consigliere chiede «se l’Amministrazione era stata informata da ANAS del progetto; se ha espresso un parere sullo stesso; se intente metterlo a disposizione dei cittadini». Belloni ha ricordato i vari passaggi che si sono susseguiti dall’ottobre 2020, anche in consiglio comunale. Tra i più recenti, l’incontro con Anas avvenuto il 24 febbraio insieme all’assessore Morotti, al presidente del Parco San Bartolo e della dirigente Muzzini, per poi presentare lo stato di fatto: «I lavori sono sospesi in quanto il servizio Urbanistica del Comune ha preso atto delle segnalazioni fatte dalla Sovrintendenza. I new jersey saranno rimossi e Anas avvierà nuovamente la procedura. Ribadiamo le proposte fatte nella delibera di giunta del 6 ottobre 2020», in cui la Giunta aveva sottolineato ad Anas: la necessità di aumentare la sicurezza stradale del tratto; di prevedere sette nuove rotatorie; di considerare la prossima realizzazione della ciclovia Adriatica (che prevede un percorso ciclabile da Cattabrighe a Colombarone) e la necessità di evidenziare corridoi ecologici nella Statale».
Redaelli (Forza Italia): «Questo tratto viario dev’essere ripensato e riqualificato a 360 gradi» ha aggiunto Redaelli prima di sottolineare anche «la pericolosità degli incroci a raso su cui è necessario intervenire al più presto».

Approvata all’unanimità la proposta di deliberazione, presentata dall’assessore Belloni, che prevede «l’adesione a Green Building Council Italia (GBC Italia) associazione con sede a Rovereto la cui mission è intercettare risorse regionali, nazionali ed europee per partecipare a bandi destinati all’efficientamento energetico delle strutture e alla riduzione di emissioni di CO2. L’adesione ha un costo di 700 euro per la quota associativa e di 700 euro per la quota annuale. Il lavoro portato avanti con l’associazione ci ha permesso di ottenere buoni risultati come quelli della scuola di via Lamarmora. I rapporti tra gli uffici comunali e la GBC sono settimanali. Siamo soddisfatti di avere un pool così strutturato».

Passa all’unanimità anche la proposta di deliberazione che prevede di realizzare una ventina di posti auto in un parcheggio a raso che verrà creato in via Confalonieri, a pochi passi dalla scuola. Belloni ha parlato di un «fazzoletto di terra già in comodato gratuito del Comune. È un intervento essenziale per ottenere le certificazioni che il Coni deve rilasciare per l’utilizzo della palestra. È necessario aver delineato un’area di sosta di riferimento per la palestra, spazio che sarà utilizzabile anche dai fruitori della scuola e dai residenti del quartiere. Si tratta di 160mila euro di lavori previsti nel progetto complessivo della palestra (che ospiterà 300 posti seduti) del costo di 3,2mln (2,6mln finanziati dal bando regionale e 600mila dal credito sportivo). I 10-12 proprietari del terreno sono favorevoli. La cifra stimata per procedere all’esproprio è di 20mila euro».
Gambini (Pd): «Dopo tanti anni arriviamo a conclusione della vicenda. Sono contento anche del fatto che il progetto esecutivo preveda migliorie: in questo modo si potrà prevedere di collocare piante che schermino sia la superficie del parcheggio, sia la vista della scuola. Sarà un progresso importante».

Passano in consiglio (con il voto favorevole di tutti i presenti) anche le due delibere previste dall’ordine del giorno. La prima è la costituzione di una servitù di elettrodotto per due cabine elettriche di trasformazione a favore di Enel distribuzione spa a San Lorenzino «per le quali entreranno al Comune 1040 euro», ha precisato l’assessore Riccardo Pozzi che ha illustrato anche la delibera successiva, intitolata “compravendita di frustoli di terreno di proprietà comunale siti in Pesaro, strada dell’Altarello in corrispondenza del civico 22-22/1”: «Parte di questa strada comunale era stata inserita all’interno di una proprietà privata. Con la delibera regolarizziamo una difformità presente al catasto tramite una permuta che porterà a un’entrata, per il Comune, di 5330 euro».

Prima di passare all’analisi e al voto delle mozioni, l’assise ha prima ascoltato le comunicazioni del presidente del Consiglio Marco Perugini e quelle del sindaco di Pesaro in merito all’entrata in zona Rossa della provincia di Pesaro e Urbino «da mercoledì 10 a domenica 14 marzo compresi. Siamo a 242 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, un dato inferiore alla soglia minor criticità. Ma i numeri sono in aumento, preoccupa la tendenza al peggioramento e il fatto che le strutture sanitarie inizino ad entrare in difficoltà, per cui è la scelta giusta».

Il Consiglio è ripreso con l’approvazione all’unanimità (28 voti favorevoli su 28 presenti) dell’ordine del giorno “cittadinanza italiana onoraria a Patrick Zaki” presentato con urgenza e firmato dai consiglieri Anna Maria Mattioli (Pd), Camilla Murgia (Una città in Comune), Luca Pandolfi (Forza Pesaro #ungranbelpo’), Stefano Mariani (Il Faro), Maria Rosa Conti (Gruppo Misto), Lorenzo Lugli (Movimento 5 Stelle).
Perugini: «Deve rimanere alta l’attenzione e la pressione da esercitare quotidianamente affinché Patrick venga finalmente liberato, forti di un sentimento che condanna la violenza e qualsiasi sopruso, qualsiasi mancato rispetto dei diritti base dell’Uomo, condivisi storicamente dalla nostra città. E ancora: «Esprimiamo solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alle Università di Bologna e Granada ha detto Perugini che ha aggiunto: Chiediamo al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali azioni opportune affinché si attivino per il rilascio di Zaki».

Murgia ha ricordato che «Zaki sta scontando il suo secondo anno di detenzione. E poco fa sono stati annunciati altri 45 giorni di detenzione cautelare. Anche per questo è quanto mai urgente presentare questo ordine del giorno per conferire la cittadinanza italiana e la cittadinanza ordinaria a Zaki. È un’iniziativa che appartiene a una voce collettiva che si sta facendo sempre più alta e che vede coinvolti numerosi tra enti e associazioni internazionali, uniti alla famiglia di Patrick. Ma questo non è abbastanza. Dobbiamo fare di più ed è simbolico che il documento che presentiamo oggi possa essere votato l’8marzo, in un giorno in cui la parola “diritto” assume una valenza ancor più significativa». Approvare all’unanimità l’ordine del giorno, per Murgia «sarebbe davvero un ottimo esempio di rappresentanza e di battaglia per la tutela di diritti. Conferire la cittadinanza significa accelerare le azioni volte alla sua liberazione. Dobbiamo correre, perché non vorrei ci ritrovassimo a dover decidere in quale luogo posizionare un nuovo cartello vicino a quello di Giulio Regeni. Abbiamo già una macchia sulle nostre coscienze, ora riportiamo Patrik a casa».
Lugli (M5S): «Aderiamo con convinzione all’iniziativa non solo perché è estremamente importante ma in quanto un’azione di civiltà. Dobbiamo riportare a casa questo studente in carcere per delle accuse non provate, si parla di incitamento alla rivolta per dei messaggi scritti su Facebook e l’Italia non può permetterlo. Così come non possiamo permetterci un nuovo caso Regeni. Portiamo a casa Patrick».

Approvato all’unanimità la mozione del consigliere E. Gambini ad oggetto: "Intitolazione sala di un museo cittadino, via, strada, rotatoria o piazza all'artista Giovanni Gentiletti".

Si è passato poi a discutere dell’ordine del giorno condiviso presentato dal presidente del Consiglio Marco Perugini e dai consiglieri Amadori M., Pandolfi, Murgia, Mariani, Conti, Redaelli, Dallasta, Marchionni G., Malandrino, Lugli sulla “Valorizzazione complesso San Benedetto”. «Abbiamo fatto in modo che ci fosse l’univocità d’intenti anche per il Consiglio comunale. Quella di oggi è un’azione che muoviamo in un’ottica di rispetto e tutela di un complesso strategico per la città. Per questo ho voluto raccogliere il consenso e la sottoscrizione di tutti i consiglieri» ha detto Perugini prima di aggiungere che «la tragedia del coronavirus ci pone davanti a una enorme crisi ma anche a nuove opportunità rivolte al recupero degli spazi aperti che oggi possono essere realizzati attraverso nuovi strumenti e con la spinta del recovery plan. Siamo felici degli ultimi incontri che si sono svolti tra l’Amministrazione e la Regione: è indispensabile inserire la riqualificazione di questo complesso tra le iniziative prioritarie degli enti locali delle Marche.
Redaelli (Forza Italia): «Condivido nei contenuti e nelle modalità l’ordine del giorno che dà valore a questo percorso che iniziamo insieme e che abbiamo l’onere e l’onore di condurre insieme. Parliamo del San Benedetto, un pezzo di storia della nostra città, la cui riqualificazione è un tema molto sentito dalla cittadinanza, in particolare dal mondo della cultura e della società civile. È un luogo che deve guardare attorno a sé, mi riferisco in particolare agli Orti Giuli e alla biblioteca San Giovanni che hanno bisogno di un rilancio da pensare con un progetto sinergico».
Andreolli (Lega): «Non è un traguardo ma un importante inizio di qualcosa di importante e di un metodo condiviso».
Lugli: «Consideriamolo un inizio: ma che bell’inizio». 

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