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Ciò che il mare riporta: l’arte riemerge dal mare / Museo della Marineria Washington Patrignani Pesaro

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Conversazione con Anna Pia Giansanti

La nostra penisola rappresenta il centro di un oceano in miniatura con i suoi 7.000 km di costa. Relitti, reperti e straordinarie opere d’arte si insinuano nel blu velluto del Mar Mediterraneo. Il mare, che unisce oriente ed occidente, conserva tanti tesori, frutto di viaggi di esplorazione, di percorsi commerciali, di naufragi. E’ la dimora di un intero stuolo di dei ed eroi greci strappati dai loro piedistalli nel momento della decadenza e del saccheggio, che non giunsero mai alle loro destinazioni. Si tratta di un ingente patrimonio archeologico sommerso che, da circa 20 anni, l’archeologia subacquea cerca di rendere accessibile questo patrimonio, ma anche a preservarlo dal numero crescente di sub sportivi che potrebbero metterlo a rischio. Lo studio dei relitti è forse l’aspetto più noto, senza dubbio fondamentale per la comprensione e la ricostruzione delle vie commerciali e le dinamiche economiche del mondo antico, ma, in base a quelle che sono le mie competenze, la mia conversazione riferirà in particolare sulle straordinarie opere d’arte antica che il mare ha conservato fino ai nostri giorni. Infine, data la vastità dell’argomento, parlerò dei più interessanti ritrovamenti di opere d’arte che riguardano i mari italiani. Dal parco archeologico dei Campi Flegrei ai Bronzi di Riace, dalle teste di Porticello al Satiro di Mazara del Vallo, per giungere ai 700 reperti bronzei trovati nell’adriatico meridionale e all’Atleta di Fano.

Sala conferenze di Villa Molaroni - Museo della Marineria W. Patrignani

Ore 17.00 – 18.30

Info: 0721/35588  e.mail: museomarineria@comune.pesaro.pu.it  

http://www.museomarineriapesaro.it/index.php/it/ 

Ingresso gratuito

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