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Aperture ordinarie di Palazzo Ducale Il Consiglio comunale approva

Passa la mozione emendata di Dario Andreolli (Ncd)

La prefettura resta a Palazzo Ducale. Non verrà attivato alcun iter con il Demanio e lo Stato per cercare di ottenerne il trasferimento in un’altra sede. Lo ha deciso ieri il Consiglio comunale che ha votato quasi all’unanimità (con la sola astensione di Dallasta) la mozione emendata presentata dal consiglierei di Ncd Dario Andreolli e relativa alla valorizzazione del palazzo Ducale di Pesaro.

Il documento originale si concentrava su tre punti, in particolare nel dispositivo si chiedeva di “predisporre con gli uffici competenti ed in accordo con la prefettura, uno studio che consenta di conoscere gli spazi logistici necessari al funzionamento della prefettura di Pesaro e di tutti i suoi uffici; predisporre con gli uffici comunali uno studio che consenta di mappare tutti quegli edifici pubblici o privati che possano essere idonei (anche come ubicazione) per un possibile trasferimento della prefettura e di tutti i suoi uffici; valutare la possibilità di stipulare assieme al prefetto un calendario di aperture straordinarie che consenta di rendere fruibile tale edificio e di implementare l’offerta culturale e turistica della nostra città”. Il sindaco Matteo Ricci, nel suo intervento, ha puntato invece sulla valorizzazione del palazzo, con aperture ordinarie, e non straordinarie, durante tutto l’anno.

Sulla stessa linea anche il vicesindaco Daniele Vimini. “Il palazzo – ha detto il sindaco - è un bene di proprietà dello Stato, quindi noi dovremmo convincere il nuovo governo a far spostare la prefettura. Ciò significherebbe trovare un altro posto adeguato e spendere altri soldi per comperare una sede nuova? Inoltre sapete quali sono i costi di manutenzione di quel palazzo?”. Meglio cercare di portare avanti un percorso simile a quello di Rocca Costanza, un bene ora maggiormente utilizzato. Per Marco Perugini “palazzo ducale è un contenitore strategico e importante per la città. L’interlocutore però non è tanto la prefettura quanto il Demanio. C’è comunque un costante e continuo confronto da parte dell’assessorato, che non va nella direzione delle aperture straordinarie, bensì ordinarie”.

Per Giovanni Dallasta (Lega) “nel mese di agosto si potrebbe chiedere di tenere aperte delle stanze della prefettura per i turisti”, mentre Silvia D’Emidio (M5S) ha chiesto di valutare il dispositivo finale del documento, in linea con quanto auspicato dal sindaco:  “occorrerebbe valutare la possibilità di stipulare assieme al prefetto un calendario di aperture straordinarie che consenta di rendere fruibile l’edificio”. Il consigliere Ilaro Barbanti si è espresso “su un tema che gli sta molto a cuore” e si è detto disponibile a portare la questione in commissione, per attivare un nuovo iter per la valorizzazione di Palazzo Ducale. Per Alessandro Bettini (Fi) “si è trattato di una mozione di una neutralità e tranquillità estrema”, mentre Carlo Rossi è sulla stessa lunghezza d’onda di sindaco e Perugini.

Al termine del dibattito il consigliere Andreolli ha presentato un emendamento  che è stato votato all’unanimità; successivamente è stata votata la mozione emendata che ha ottenuto 25 voti favorevoli, astenuto Dallasta.   In precedenza il Consiglio comunale aveva dato il via libera ai lavori di realizzazione della cassa di espansione di Chiusa di Ginestreto. La delibera è passata a maggioranza, con 21 voti favorevoli e 5 astenuti.

“Questo è un intervento che l’Amministrazione comunale attende da anni, molto importante sia dal punto di vista idrogeologico che dal punto di vista dello sviluppo economico – ha detto l’assessore Enzo Belloni -. Noi andiamo ad approvare un piano di fattibilità tecnica del primo lotto della cassa di espansione, per un finanziamento di 5 milioni e 600 mila euro, di cui 2.500.000 sono a carico del commissario straordinario per il rischio idrogeologico, 1.600.000 a carico dei privati e 1.500.000 ripartiti in 700mila dal Comune di Pesaro e 800mila dalla Regione Marche. Il primo lotto ci servirà per acquisire le aree e per sviluppare il lavoro su tre stralci”.

I lavori dovrebbero iniziare tra il 2019 e il 2020. In precedenza aveva avuto l’ok anche la delibera del riconoscimento dei debiti fuori bilancio relativi alla frana di strada dell’Altarello. Approvato anche lo schema di convenzione tra il Comune di Gradara e il Comune di Pesaro per riserva di posti presso il servizio di centro estivo di Gradara.

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