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‘Amministratori sotto tiro’, Ricci alla presentazione del rapporto col ministro Lamorgese

«Atti intimidatori e minacce contro i sindaci destinati a aumentare se le risorse europee e i fondi importanti stanziati dal governo non arriveranno velocemente a cittadini, imprese e lavoratori»

PESARO –  «Una minaccia ogni 15 ore e 559 atti intimidatori» censiti nel 2019 dal rapporto «Amministratori sotto tiro» dell’associazione Avviso Pubblico, riferito agli episodi subiti dagli amministratori locali. «Temo che i numeri non miglioreranno nei prossimi mesi», ha detto il sindaco di Pesaro e presidente Ali Matteo Ricci alla presentazione del report. «Già prima il sindaco era il terminale di qualsiasi richiesta. Con l’emergenza covid ha rafforzato il suo ruolo, dai cittadini è visto come riferimento quotidiano dello Stato. E a lui si attribuisce la responsabilità di qualsiasi cosa». Secondo Ricci, «se le risorse europee e i fondi importanti stanziati dal governo non arriveranno velocemente nelle tasche di lavoratori, imprese e cittadini, la rabbia sociale potrebbe avere il sopravvento. Ripercuotendosi ancora su chi è in prima linea, ovvero sui sindaci».  Nelle prossime settimane, dunque,  «il rischio è che aumenti l’odio. Io stesso ne sono stato vittima lo scorso aprile: la lettera minatoria ricevuta si ricollega alla ricerca di un capro espiatorio». Ma «potrebbe rafforzarsi anche la criminalità organizzata nei territori, se lo Stato non sarà veloce a rispondere. Va quindi tenuta alta la guardia». Ai sindaci, ha osservato Ricci, «servono più garanzie. Bisogna sciogliere il nodo dell’assicurazione per gli amministratori. E’ un elemento centrale: vediamo che in molti piccoli Comuni in tanti rinunciano e non si trovano neanche i candidati. E’ ancora troppo il divario tra indennità e responsabilità dei sindaci. Dobbiamo continuare a garantire pari opportunità di accesso, non solo a chi se lo può permettere».  Alla videoconferenza sono intervenuti anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il presidente dell’Anci Antonio Decaro, oltre al presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà.  «E’ importante che gli amministratori denuncino atti intimidatori e minacce. E’ un tema di grande delicatezza: in questa fase dove il Paese è chiamato a fronteggiare l’emergenza covid, i sindaci rappresentano l’immediato riferimento della comunità. Assicuro la nostra massima partecipazione sul contrasto e sulla prevenzione del fenomeno. E’ un punto su cui c’è particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine», ha rilevato Lamorgese.

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