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Al via CulturAccessibile: autisti di Adriabus ed esperti dialogano sul tema dell’accessibilità nel trasporto pubblico per le persone con disabilità

È partito lunedì 16 gennaio, con il primo incontro alla sala Rossa del Comune di Pesaro, il progetto CulturAccessibile che vede coinvolti il Consiglio comunale di Pesaro, l’azienda per il Tasporto Pubblico Locale Adriabus, il Garante per i diritti delle persone con disabilità, i rappresentanti di persone con disabilità, l’Area Vasta 1. Il progetto si propone di fornire a varie categorie di lavoratori - tra cui autisti, commercianti, albergatori, baristi, ristoratori, bagnini - suggerimenti per una migliore accoglienza delle persone con disabilità nei vari ambiti e nella realizzazione dei servizi.
Il primo incontro tra il team di esperti e circa 20 autisti Adriabus ha proposto una riflessione sui comportamenti e gli accorgimenti da mettere in atto per rendere più accessibile il trasporto pubblico ai cittadini con disabilità motorie, sensoriali e cognitive.
Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale con delega al Peba, ha spiegato com’è nata l’iniziativa: “Ci siamo chiesti come rispondere in modo pragmatico alla richiesta di fare davvero cultura sull'accessibilità; questi incontri saranno utili per andare nella giusta direzione. Grazie a coloro che stanno collaborando alla realizzazione di questo progetto: relatori e gruppi o aziende pubbliche aderenti”.

Dopo l’introduzione, il confronto con gli esperti e il dialogo tra i partecipanti, corredato dalla simulazione di situazioni che si possono verificare durante lo svolgimento delle mansioni, sono state fornite anche indicazioni di semplici gesti che possono realizzare al meglio il concetto di inclusione.
All’incontro hanno partecipato il presidente del consiglio comunale Perugini, il presidente di Adriabus Lara Ottaviani e il direttore generale Massimo Benedetti, la Garante per i diritti delle persone con disabilità di Pesaro Maruska Palazzi, la Neuropsichiatra infantile UMEE Area Vasta 1 Pesaro Oriana Verni. Presenti anche Michele Baldelli rappresentante delle persone cieche e ipovedenti, Cinzia Carloncini rappresentante delle persone sorde e ipoudenti, Giorgia Righi rappresentante delle persone con disabilità motoria, Maura Vastano rappresentante delle persone con autismo.
“Siamo lieti di aderire a questo progetto, che prevede incontri con tutti i nostri autisti – ha spiegato il presidente di Adriabus Ottaviani -: per l’azienda si tratta di un arricchimento indiscutibile perché ci consente di ampliare la nostra sensibilità nei confronti di utenti con disabilità”.
Maruska Palazzi, Garante per i diritti delle persone con disabilità, ha aggiunto: “Una circolarità di storie che ha permesso di passare dal timore iniziale alla relazione finale comprendendo che, oltre alle regole da rispettare, ci sono le persone per le quali tutti dobbiamo remare nella stessa direzione attraverso un accomodamento ragionevole delle azioni. Senza paura che i propri diritti vengano calpestati o che i doveri e le norme di comportamento non ci consentano di uscire da binari fissati”.

“Approfitteremo delle riflessioni e delle esperienze riportate - ha precisato il direttore Massimo Benedetti - per affinare l’utilizzo di alcune tecnologie che verranno introdotte nel breve periodo”. Queste tecnologie saranno di ausilio per alcune disabilità: si tratta di App che utilizzando i sistemi di geolocalizzazione del veicolo, avvisano il passeggero sul raggiungimento della fermata o l’arrivo del bus. Per quel riguarda l’accesso alle persone a ridotta capacità motoria, Adriabus assicura che la situazione è decisamente positiva: tutti gli autobus acquistati da oltre 15 anni, infatti, sono dotati di pedane manuali e sono di tipologia ad accessibilità facilitata.



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