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Pubblicazioni

Il numero di pubblica utilità 1522 durante la pandemia
Istat 2020

Le informazioni raccolte dal numero verde contro la violenza e lo stalking possono fornire dati sull’andamento del fenomeno della violenza domestica durante il periodo della pandemia e, a distanza di qualche mese, il suo monitoraggio. L'analisi dei dati provenienti dalle chiamate al 1522, soprattutto se messa a confronto con lo stesso periodo degli anni precedenti, può fornire indicazioni utili all’evoluzione del fenomeno nel corso del lockdown, ma soprattutto del trend delle richieste di aiuto.
Il numero delle chiamate valide sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e ottobre 2020 è notevolmente cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+71,7%), passando da 13.424 a 23.071. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è triplicata passando da 829 a 3.347 messaggi.
Il servizio 1522 svolge un’importante funzione di snodo a livello territoriale tra i servizi a supporto di coloro che vi si rivolgono: il 76% delle vittime viene indirizzato verso un servizio territoriale e di queste l’87,6% (pari a 7.741 chiamate) viene inviato ad un CAV.
Le tavole pubblicate sul sito ISTAT riportano informazioni: sulla tipologia di utenza, sulla tempistica, i luoghi e le forme della violenza, nonché sugli effetti generati da questa sia direttamente sulle vittime sia sui figli (violenza assistita), riportando, laddove disponibili, dettagli informativi e fornendo indicazioni sugli esiti della chiamata.

La violenza sulle donne - rapporti ISTAT

L’Istituto nazionale di statistica e il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio rendono disponibile un quadro informativo integrato sulla violenza contro le donne in Italia.Il sistema deriva dal Piano Nazionale contro la violenza sulle donne e vuole essere un osservatorio privilegiato per permettere agli organi di governo e a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel contrasto alla violenza di genere di monitorare i diversi aspetti del fenomeno e combatterlo con mezzi adeguati al fine di raggiungere gli obiettivi della Convenzione di Istanbul.Vengono messi a disposizione documenti sulle politiche italiane ed europee di contrasto alla violenza, sulla prevenzione, su attività formative nelle scuole e presso gli operatori, oltre che  report statistici e di analisi.
Per approfondire Rapporto Bes 2019: il benessere equo e sostenibile in Italia
Per approfondire La Violenza contro le Donne

Flame wars e comunicazione

Secondo la rilevazione del 2019 di Ipsos per Istituto Toniolo e Parole O_Stili, il 73% degli intervistati afferma che la violenza verbale pubblica ha conseguenze sulla vita reale delle persone prese di mira e nel 72% dei casi la ritiene una forma verbale molto grave di aggressione dell’altro. Il 70% è d’accordo nel considerare l’hate speech come un riflesso delle tensioni presenti nella nostra società e il 74% la ritiene come una forma molto grave di aggressione.
Le donne sono più preoccupate degli uomini sulle conseguenze che hanno nella vita reale rispetto agli uomini (70% delle donne vs 63% degli uomini), mentre i giovani (fascia 18/34) associano maggiormente l’hate speech virtuale alla vita reale (68% rispetto al 61% del resto della popolazione).
Il 62% dei giovani si è imbattuto in messaggi d’odio, ma il 79% sostiene di non averne mai inviati, anche se poi dichiarano che sono i più propensi a farsi prendere la mano dal clima acceso della discussione (43%, rispetto al 33% del totale popolazione italiana). L’84% dei giovani dichiara di ponderare con attenzione la frase prima della pubblicazione per evitare di offendere qualcuno, molti di più rispetto alla popolazione italiana che lo fa nel 73% dei casi.

Per approndire Ricerca completa di Parole O_stili

Quaderni ANCI

Nel 2016 in occasione delle celebrazioni per i 70 anni del suffragio universale,  l’ANCI ha convocato il 21 aprile 2016 gli Stati Generali delle Amministratrici, per il Comune di Pesaro hanno partecipato Giuliana Ceccarelli - Assessore alla Crescita e Sara Mengucci - Assessore alla Solidarietà.
Per la prima volta l’Associazione nei suoi 115 anni di storia ha deciso di dedicare un appuntamento alle donne per dare risalto, agli occhi dell’opinione pubblica, al contributo femminile per la crescita democratica del nostro Paese.

Festeggiare questi 70 anni significa, per ANCI, porre l’attenzione su alcuni temi che ancora evidenziano una sostanziale differenza nella parità dei generi: la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la violenza di genere, il trattamento delle donne sui luoghi di lavoro, i servizi a supporto della famiglia e della cura, la presenza delle donne amministratrici comunali ecc.

Per portare l’attenzione su questi temi sono stati pubblicati 4 Quaderni.
(cliccando sul titolo è possibile scaricare il documento integrale):

La conciliazione dei tempi di vita e lavoro;
La violenza di genere;
Il bilancio di genere e le pari opportunità;
Le donne amministratrici.

Ogni quaderno introduce il tema con una fotografia fatta attraverso alcuni dati e indicatori, le principali normative di settore e, soprattutto, presenta esperienze concrete che vedono protagonisti i comuni come realizzatori, capofila o partner.


Normativa e legislazione

Atti amministrativi

Adozione della nuova carta dei diritti della bambina
Ordine del giorno, approvato dal Consiglio Comunale del 08/10/2018

Sensibilizzazione sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra uomini e donne.
Ordine del giorno, approvato dal Consiglio Comunale del 28/09/2015

Protocollo di intesa tra l'ANCI e DI.RE. (Associazione Nazionale Donne in Rete contro la violenza) per collaborazione, promozione e sviluppo azioni, progetti ed iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza maschile contro le donne.
Adesione al Protocollo, approvata dal Consiglio Comunale del 15/07/2015

Normativa comunitaria

Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea  Nizza, 2000

Direttiva 2010/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma e che abroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio

approfondimenti su http://www.pariopportunita.gov.it/normativa-comunitaria

Normativa nazionale

Costituzione della Repubblica Italiana Principi Fondamentali, Art.2 - Art.3 Parte Prima, Art. 37 - Art. 51
Parte Seconda, art. 117

Codice delle pari opportunità tra uomo e donna Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198

Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica Legge 27 giugno 2013, n. 77

Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell'articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014, n. 183  Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 80

approfondimenti su http://www.pariopportunita.gov.it/normativa-nazionale

Normativa regionale

Interventi contro la violenza sulle donne Legge Regionale 11 novembre 2008, n. 32

Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere Legge Regionale 11 febbraio 2010, n. 8

approfondimenti su Pari Opportunita Regione Marche

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