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Masterplan per la città storica

Pesaro vuole diventare una città “smart”

La città storica è il luogo identitario da cui rilanciare la città contemporanea.
Il centro per il suo valore di “scrigno” del passato non può essere circoscritto dentro il pentagono delle antiche mura roveresche ma inserito in un più ampio contesto di relazioni, fruizioni e funzioni.
La città è infatti prima di tutto un organismo sociale. I possibili percorsi di rigenerazione, non possono prescindere dal rinnovamento dell'identità urbana, dello scambio culturale e delle dinamiche commerciali.

Pesaro dunque per essere una città contemporanea sceglie di privilegiare la valorizzazione della città storica  perché diventi attrattiva, ricca di opportunità per investire, lavorare, visitare, abitare.

Temi chiave sono quindi la mobilità, i servizi, l'accoglienza e il patrimonio storico artistico.
Tutto questo è sinonimo di una “città smart”. Non solo intelligente ma anche accogliente, solidale, in grado, soprattutto, di migliorare la vita dei suoi cittadini e visitatori.

Hardware e software
La riqualificazione della città storica non può, quindi, riguardare solo gli aspetti di progettazione urbanistica.
Occorre dunque intervenire non solo sull'hardware, inteso come luogo fisico in grado di incidere sulla qualità della vita, ma anche sul software, inteso come componenti sociali, economiche, e culturali che rendono viva la città. 

Verso il masterplan, il piano strategico che progetta la città storica che sarà.

L'analisi dello scenario attuale, le criticità e le risposte. 

In centro a piedi e in bicicletta
Ci sono troppe  automobili. Per questo il nuovo piano della zona a traffico limitato (Ztl) prevede una riduzione dell'accesso e della sosta. Al nuovo piano, inoltre si aggiunge l'iniziativa “10 ore d'aria” (dalle 19.00 alle 5.00 dei giorni festivi e durante la stagione balneare) propone di chiudere al traffico alcune vie dove ci sono attività di ristorazione e locali di intrattenimento che utilizzano lo spazio esterno. Ecco i percorsi  interessati:

via Cartella → Corso XI Settembre (fino a via Mastro Giorgio) → via Cavour;
via Passeri → via Mazzini → via Mengaroni.

Anche la sosta delle automobili nelle piazze Olivieri, Antaldi, Primo Maggio e lungo Corso XI Settembre, nel tratto compreso fra via Mazza e via Cartella, potrebbe per le stesse ragioni essere riorganizzata.

Le strade, gli arredi e l'illuminazione oggi

Alcune importanti vie di collegamento non sono in buono stato di conservazione, in particolare il manto stradale va sistemato.
Gli arredi urbani presenti non sempre si inseriscono in armonia nel contesto in cui sono collocati.
L'illuminazione pubblica è strategica per riqualificare il centro (in particolare per valorizzare piazze e palazzi storici). 

Una città più bella
Sono previsti interventi di manutenzione ordinaria quali  il ripristino del manto stradale in selciato, la progettazione della pubblica illuminazione e, in alcuni tratti, anche dell’arredo urbano.
Prioritarie sono considerate le azioni che riguardano le  vie più frequentate e che sono in condizioni manutentive inadeguate.  In particolare per il tratto di Corso XI Settembre, fra via Mazza e via Cartella, e per il tratto iniziale di via Castelfidardo, verso piazzale Innocenti è indispensabile definire una nuova connotazione spaziale e funzionale.

I giardini, le corti e le piazze dimenticate
In centro ci sono spazi verdi chiusi o sottoutilizzati e piazze da rivitalizzare.
Tali piazze, in particolare, sono percepite come nodi di passaggio e non come  luoghi di incontro, di svago e socializzazione. Tra queste Piazzale Primo Maggio, Piazza Olivieri, Piazza Toschi Mosca e Piazza Antaldi. Analogo discorso per lo spazio lungo il Corso XI Settembre compreso tra il Liceo artistico Mengaroni e il Centro Arti Visive Pescheria, il sistema delle corti interne dei Palazzi Toschi Mosca, Mazzolari Mosca, Gradari, ex Tribunale già Convento dell'Ordine dei Minori Conventuali, il giardino di Palazzo Ricci.

l nuovi spazi aperti
La sistemazione del giardino di Palazzo Ricci sarà curata dal nuovo gestore del ristorante scelto con gara pubblica.
Gli altri sei luoghi, a breve finanziati, saranno interessati da progetti di riqualificazione.

I contenitori vuoti
Ci sono palazzi importanti, in termini di volumetrie e di interesse storico-architettonico, pubblici vuoti, parzialmente utilizzati, o la cui funzione potrebbe essere ripensata. Sono chiusi anche numerosi edifici e locali privati, molti  in stato di abbandono.

Costituiscono un grande potenziale per la città. Sono l'Osservatorio Valerio (Orti Giuli), Palazzo Antaldi, Palazzo Ricci, Palazzo Mazzolari Mosca, alcuni locali di Palazzo Ducale  lungo Corso XI Settembre, la ex sede dell'Intendenza di Finanza, l'ex Chiesa delle Zucchette (via della Vetreria), Rocca Costanza, il San Benedetto,  il convento del San Domenico, il carcere minorile, l'ex Tribunale già Convento dell'Ordine dei Minori Conventuali.
Per quattro di questi ci sono i seguenti progetti:
Lo studio di fattibilità per il recupero del San Benedetto, il progetto definitivo per il restauro e il riuso con destinazioni flessibili del Convento del San Domenico, il progetto preliminare per il piano di recupero dell'ex carcere minorile, il progetto esecutivo per il restauro dell'ex sede del tribunale in via San Francesco. 

Altre proposte

Segnaletica
Ha un importante ruolo nella valorizzazione dei centri storici.
Allo stato dell'arte abbiamo tre  tipologie di segnaletica in aggiunta a quella stradale:

La segnaletica turistica
Sono segnali stradali su fondo marrone con i nomi di luoghi e di edifici di interesse storico e turistico,  non è così chiara oppure è  carente.
La segnaletica degli edifici storico-monumentali / “targhe informative”: tra queste si distinguono quelle in vetro, realizzate nel 2004. Sono agli ingressi dei principali edifici storico-monumentali, sulle pareti o autoportanti, indicano il nome,  l'epoca di costruzione e la proprietà. Non sono però le sole, in alcuni casi ci sono più  targhe sulle facciate degli stessi edifici.
La segnaletica delle attività commerciali / portali in tubolare di ferro con pannelli rettangolari che indicano le attività commerciali nelle vicinanze, non è esteticamente apprezzabile.

Le proposte:
Una sua corretta progettazione e collocazione migliora e agevola la fruibilità di una città e delle sue attrazioni turistiche e culturali. La segnaletica turistica può essere  rinnovata e riorganizzata.
Si scelgono, per la loro qualità estetica, le targhe in vetro già realizzate che diventeranno le uniche,  la grafica sarà rivista per inserire il city brand ( WEPESARO #cultura) e le moderne tecnologie della comunicazione (QR-code)
Le insegne delle attività commerciali si possono rivedere,  ridisegnandone il portale in ferro ed inserendo un pannello di testa riproducente il city brand “WEPESARO #benvenuto”.

Arredo urbano

L'arredo urbano (panchine, porta biciclette, fioriere, dissuasori, ecc.) e i “dehors” per l'espansione all'esterno di bar e ristoranti contribuiscono in modo significativo a qualificare la città storica.
Al momento ci sono tre tipologie differenti di panchine a seconda del contesto in cui sono collocate:
1. panchina “360°” (priva di schienale) da utilizzare negli spazi aperti di sosta e di intrattenimento
2. panchina “diffusa” da utilizzare in alcuni angoli minori della città
3. panchina “salotto” per le  piazze e e corti di particolare pregio, alle quali saranno poi coordinate gli altri elementi di arredo urbano (porta biciclette, fioriere, dissuasori).
Anche per i dehors  saranno proposte diverse tipologie.

Percorsi tematici
Merita attenzione l'idea progettuale che il Liceo Artistico Mengaroni sta elaborando per creare dei “Percorsi tematici” in città. Si tratta di elementi a terra da integrare nella pavimentazione delle  vie del centro, sulla cui superficie saranno riprodotti dei simboli legati ad uno specifico tema caratterizzante il luogo della città. Questi elementi aiuteranno il cittadino e il visitatore a ritrovare i luoghi della musica, dell'arte, della cultura, della ceramica, dello spettacolo, e così via.


Referenti progetto:
Arch. Silvia Sedani e Arch. Daniela D’Angeli 

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Presentazione del Masterplan

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