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SERATA SHECHTER / NAHARIN

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Per la Stagione di Danza, appuntamento con Aterballetto che mette in scena i lavori di Hofesh Shechter e Ohad Naharin, due dei coreografi più intensi e acclamati del panorama internazionale. In programma anche una masterclass gratuita per gli allievi delle scuole di danza della città.

Venerdì 8 novembre, secondo appuntamento con la Stagione di Danza del Teatro Rossini: una serata “perfetta” per ammirare la versatilità degli straordinari danzatori di Aterballetto nei lavori di Hofesh Shechter e Ohad Naharin, due dei coreografi più intensi, viscerali e acclamati del panorama internazionale. Hofesh Shechter compone quasi sempre egli stesso la musica per i suoi brani che s’intona strettamente all’energia del suo movimento; il risultato è un punch, come afferma lui stesso, un pugno con il quale lo spettatore viene investito da un’onda di energia. In Wolf, oggi ripensato per Aterballetto, una sorta di selvaggia animalità attraversa a tratti gli uomini e a tratti le donne; il quadro che si compone trascina il pubblico in un universo misterioso e coinvolgente. Ohad Naharin è coreografo, direttore artistico della Batsheva Dance Company e ha sviluppato il suo personale linguaggio del movimento, chiamato Gaga. Secus vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici, alle seducenti melodie indiane, fino alle armonie risonanti dei Beach Boys; questo mix eclettico funge da sfondo alla coreografia audacemente stravagante che oscilla fra delicatezza ed esagerazione.

La Fondazione Nazionale della Danza nasce nel 2003 con soci fondatori la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia, svolgendo la sua attività principale di produzione e distribuzione di spettacoli di danza con il marchio Aterballetto, la principale compagnia in Italia, nata nel 1977, e la prima realtà stabile al di fuori delle Fondazioni Liriche. La compagnia collabora con alcuni tra i coreografi più importanti del panorama internazionale, come Jiří Kylián, Johan Inger e Hofesh Shechter, rivolgendo attenzione anche ai giovani più interessanti, come Philippe Kratz e Diego Tortelli. Dal 2017 la Fondazione ha intrapreso un nuovo corso con una rinnovata dinamica progettuale. Armonizzando grandi proposte di repertorio con uno sguardo a dimensioni più teatrali, senza smarrire la propria attenzione per i giovani interpreti italiani, la Fondazione intende stimolare in Italia la diffusione di una cultura della danza e favorire un maggiore irraggiamento della danza italiana all’estero

Wolf
coreografia, musica, luci e costumi Hofesh Shechter
additional music Verdi, Bach, Atm and Dance Music by Ophir Ilzetzki
rimontata per Aterballetto da
assistente alla coreografia Sita Ostheimer
lighting design associate Richard Godin

Wolf è presentata in associazione con Hofesh Shechter Company - www.hofesh.co.uk
produzione Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto
durata 30 minuti – per tutta la compagnia

Hofesh Shechter è uno dei coreografi contemporanei più intensi e viscerali. Forse perché la musica è quasi sempre composta da lui stesso e s’intona strettamente all’energia del suo movimento. Il risultato è un punch, come afferma lui stesso, un pugno con il quale lo spettatore viene investito da un’onda di energia. In Wolf, un suo precedente lavoro oggi ripensato per i 16 danzatori di Aterballetto, troviamo una sorta di selvaggia animalità che attraversa a tratti gli uomini e a tratti le donne. Il quadro che si compone ci trascina in un universo misterioso e coinvolgente. La danza è come un sogno, quando ti risvegli non ti sai spiegare come certe idee e cose siano avvenute e perché proprio in quel modo.

Hofesh Shechter
E’ conosciuto come uno degli artisti contemporanei più emozionanti, grazie alle sue composizioni di musica d’atmosfera che vanno a completare l’eccezionale fisicità del suo movimento. In seguito al debutto come coreografo con Fragments nel 2003,  l’anno successivo The Place Prize gli commissiona Cult con il quale vince il premio Audience Choice Award. Nel 2006 è la volta di Uprising, un’opera composta da sette uomini che da allora ha fatto il giro dei teatri di tutto il mondo. Nel 2007, The Place, il Southbank Centre e il Sadler’s Wells Theatre gli commissionano In your rooms, che valgono a Hofesh il premio Critics’ Circle Award per la migliore coreografia (moderna). Nel 2008, Hofesh costituisce la Hofesh Shechter Company, che raggiunge in breve tempo fama internazionale. Successivamente, il Sadler’s Wells gli commissiona Uprising/In your rooms: The Choreographer’s Cut (2009), messo in scena all’iconica Roundhouse di Londra. Quello stesso anno, il Brighton Festival gli commissiona un’opera per sei ballerine; nasce così The Art Of Not Looking Back. Nel 2010, anche la sua prima opera full-length, Political Mother (commissionata dai teatri di Parigi, Lione, Roma, Londra e Barcellona) debutta al Brighton Festival; l’anno seguente, l’opera viene rivisitata per creare Political Mother: The Choreographer’s Cut, messa in scena in teatri per la musica rock a Berlino, Montpellier, Londra, Parigi e Hong Kong. Nel 2012 Hofesh collabora con Antony Gormley per la realizzazione di Survivor, per il Barbican Centre. Sun, opera del 2013, calca i palcoscenici per molto tempo in seguito alla sua presentazione al Melbourne Festival. Al 2015 risale la première della trilogia di Hofesh, barbarians, al Berliner Festspiele. All’interno della cornice dell’#Hofest (2015), una stagione lunga 4 settimane che prevede la messa in scena di una selezione delle opere di Hofesh sui palchi di quattro iconici teatri londinesi, si è tenuta la prima di Orfeo ed Euridice di Gluck, codiretta con John Fulljames, alla Royal Opera House. Grand Finale, la più recente delle opere full-length di Hofesh, è stata messa in scena per la prima volta a La Villette dalla compagnia di danza del Théâtre de la Ville di Parigi nel 2017. Hofesh ha lavorato inoltre come coreografo per il teatro, la televisione e l’opera, in particolare al The Royal Court Theatre per Motortown di Simon Stephens (2006), The Arsonists (2007), e per Saint Joan (2007), produzione del National Theatre vincitrice di un premio. Ha realizzato la coreografia della celebre sequenza di ballo, Maxxie’s Dance, per il primo episodio della seconda stagione della famosa serie televisiva Skins. Nel 2013 si è occupato della coreografia di Two Boys, opera di Nico Mulhy, andata in scena al Metropolitan Opera di New York. La prima di Untouchable (2015), è stata messa in scena per il Royal Ballet, eseguita alla Royal Opera House con musiche co-composte da Hofesh e dal suo collaboratore storico Nell Catchpole. Ha realizzato la coreografia della nuova versione di Fiddler On The Roof (2015) di Bartlett Sher a Broadway ed è stato nominato per un Tony Award. Clowns, sua creazione per il Nederlands Dans Theater, è stata eseguita per tutto il 2018 all’interno di un dittico dalla sua compagnia Shechter II, di recente formazione. Hofesh Shechter è stato ospite speciale al Brighton Festival come Regista nel 2014 ed è Artista Associato al Sadler’s Wells di Londra. La Hofesh Shechter Company è una compagnia residente del Brighton Dome. La sua prima creazione per Aterballetto, dal titolo Wolf, con debutto a Gorizia, nell’ambito della NID Platform 2017.
La capacità di creare spettacolo senza allentare per un attimo la tensione, di giocare con i contrasti forti di luci, di organizzare architetture mobili in palcoscenico fanno di Shechter un talento unico. E i sedici danzatori di Aterballetto […]  sono prodigiosi nell’assecondare la fisicità dello stile. Sergio Trombetta, “La Stampa”
Wolf, sostenuto in buona parte dalle musiche percussive dello stesso Shechter, è la visione onirica di una tribù che riporta in primo piano sensazioni immediate e primitive. Francesca Pedroni, “Il Manifesto”
Wolf, un lavoro puro, incontaminato e toccante. Marinella Guatterini, “Il Sole 24 ore”
Il suo Wolf (lupo)… impone uno sforzo di sottrazione alla stratificazione estetica del ballerino. […] La musica percussiva, ideata come sempre dal coreografo, è il combustibile dei corpi che, innescati, procedono quasi per inerzia con un’istintualità accecante, sorgente archetipica di immediata comunicazione con lo spettatore. Brano strepitoso. Maria Luisa Buzzi, “Danza&Danza”

Secus
coreografia Ohad Naharin
musica Chari Chari, Kid 606 + Rayon (mix: Stefan Ferry)
AGF, Chronomad (Wahed), Fennesz, Kaho Naa Pyar Hai
Seefeel, The Beach Boys

sound design & editing Ohad Fishof
costumi Rakefet Levy
luci Avi Yona Bueno (Bambi)
creazione per Batsheva Dance Company [all’interno di Three, 2005]
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduzione Oriente Occidente Festival – Rovereto [I]
Les Halles de Schaerbeek – Bruxelles [B]
Malraux scène nationale Chambéry Savoie [F]


durata 30 minuti – per tutta la compagnia

Secus fa parte del nuovo trittico Dreamers presentato il 6 settembre 2019 al Festival Oriente Occidente di Rovereto.
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante. Si compone sotto i nostri occhi increduli un alfabeto umano fatto di corse, assoli, gesti tersi e puliti, duetti interrotti, che, attraverso calci precisi e improvvisi, sinuose disarticolazioni delle anche, torsi che si piegano in tutte le direzioni come gomma da plasmare, esprime emozioni e sentimenti puri senza diventare sentimentale. Gioia, vulnerabilità, paura, innocenza, confusione e rabbia tessono una tela armonica e dinamica che oscilla fra delicatezza ed esagerazione

Biglietti
Settore A €27 Ridotto €21
Settore B €24 Ridotto €18
Settore C €20 Ridotto €14
Settore D €16 Ridotto €12
Settore E €10
Loggione €7,50

Biglietteria Teatro Rossini
Piazzale Lazzarini
tel. 0721 387621
La biglietteria è aperta tutti i giorni da mercoledì a sabato dalle ore 17 alle 19.30.
Nei giorni di spettacolo la biglietteria è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 ad inizio spettacolo.

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