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Ricci: «Fuori da ogni impianto sportivo chi incita all’odio e al razzismo»

Il sindaco: bene reazione giovani calciatori a Bologna e nel Modenese. Rete delle Città per la Memoria: Anci e Upi aderiscono alla manifestazione per Liliana Segre lanciata dal presidente Ali insieme a Sala

PESARO – «Rete delle Città per la Memoria», contro l’odio e il razzismo: si amplia il fronte delle adesioni alla manifestazione per Liliana Segre, in programma martedì 10 dicembre a Milano. All’iniziativa, lanciata dal sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie locali italiane Matteo Ricci e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, prenderanno parte anche Anci e Upi. «Molte bene che tutti i sindaci, di ogni parte politica, aderiscano», commenta Ricci. Poi il sindaco di Pesaro riprende sui social due casi di lotta al razzismo nello sport, accaduti nelle ultime ore: in provincia di Modena gli allievi del San Paolo decidono di giocare a porte chiuse, «squalificando» per una partita i genitori dopo le offese razziste rivolte a un arbitro. Mentre a Bologna i calciatori della Murri scendono in campo con un segno nero sul volto per dire «no al razzismo»: la reazione dopo gli insulti razzisti rivolti a un bambino di otto anni, tesserato della società, da un avversario della stessa età. Così Ricci evidenzia che «c’è un’Italia sana, che contrasta l’odio e il razzismo anche nello sport. Chi incita all’odio e al razzismo deve stare fuori da ogni impianto sportivo. Anche per questo saremo a Milano il 10 dicembre per Liliana Segre».



(f.n.)

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