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Ricci e Nobili: «Più verde nei quartieri, avanti con i nuovi boschi in città»

Mitigazione Autostrade, giunta approva variante dopo controdeduzioni. Il sindaco: arriveremo a 19 ettari, nostra linea ambientale chiarissima. Un’area di oltre 7500 metri quadrati nascerà alla Celletta dietro la chiesa

 

 

PESARO – «Più verde nei quartieri. La nostra linea è chiara e non ci sono dubbi». Matteo Ricci lo dice in consiglio comunale. Lo ribadisce uscendo dalla giunta, che approva il secondo passaggio sulla localizzazione dei nuovi boschi in città, legati alla mitigazione di Autostrade per le opere compensative alla terza corsia. «Un segnale di un certo peso. Tra l’altro una delle aree individuate è proprio retrostante alla chiesa di Santa Veneranda. Con una superficie di oltre 7500 metri quadrati», commenta il sindaco. «Potevamo monetizzare e abbiamo scelto diversamente. Mettendo in campo risposte serie sui temi dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Con un ampio percorso che ha coinvolto i quartieri», specifica l’assessore Andrea Nobili. Lunedì, in consiglio comunale, è atteso l’ultimo passaggio per concludere l’iter della variante. «Il vincolo paesaggistico rimarrà e non si tornerà più indietro. Autostrade garantirà l’attecchimento attraverso un ciclo che dal momento iniziale, complessivamente, richiederà tre anni. Poi i nuovi boschi passeranno al Comune», aggiunge Nobili. Dopo le controdeduzioni, le aree individuate insistono su Borgo Santa Maria, Villa Ceccolini, Galoppatoio (strada dei Pioppi), Torraccia (via Furiassi, tra Vitrifrigo Arena e autostrada), zona verde tra via Solferino e via San Martino, Candelara (via Bellavista), via Bonini (zona adiacente rotonda interquartieri), Santa Veneranda (zona sul retro della chiesa), via del Novecento a Celletta-Santa Veneranda (due zone), Montegranaro (via Pirandello), Trebbiantico (due zone in via delle Querce e via dei Girasoli). Considerate le prescrizioni provenienti dalla Regione, in consiglio andranno in tutto 16 ettari: «Ma in totale arriveremo a 19 ettari, perché gli altri tre ettari di boschi nasceranno su altre aree del Comune che individueremo successivamente. E che non avranno bisogno di variante, perché in zona agricola». Concludono sindaco e assessore.

(f.n.)

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