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Piano provinciale dei rifiuti, Morotti lancia «un appello alla responsabilità»

Ieri l’incontro con i primi cittadini per l’approvazione del documento di programmazione

«La riunione di ieri, sul Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti, proposto da Ata (Autorità territoriale di Ambito), mi ha lasciata stupita. Il 30 settembre, termine ultimo per l’approvazione di tale Piano prima del commissariamento, si avvicina, e sentire, per la prima volta, posizioni così forti e contrarie, è stata una sorpresa», così Heidi Morotti, assessora alla Sostenibilità, sull’incontro che ha coinvolto i sindaci della provincia.

L’incontro, era l’ultimo di una serie. «Alcuni degli emendamenti proposti – continua Morotti - sono ragionevoli e si potrà votarli ricordando comunque che non è possibile stravolgere il piano. Ma il punto è un altro: rimandare il voto all’ultimo giorno con un dibattito così aperto in corso non è un atteggiamento costruttivo».

Da qui l’appello: «C’è bisogno di concretezza e di responsabilità. È il momento per visioni ad ampio respiro, per strutturare un progetto che potrà portare un miglioramento dei servizi negli anni futuri. La nostra provincia, così come tutta la regione, è in grave ritardo: nel territorio non ci sono impianti per il trattamento dei rifiuti, che siamo costretti ad esportare in quelle regioni d’Italia che, prima di noi, hanno compreso il valore e le potenzialità di dotarsi di tali impianti. I rifiuti percorrono quindi migliaia e migliaia di chilometri ogni anno su camion inquinanti, rendendo poco sostenibile il servizio dal punto di vista ambientale ed economico».

«L’attenzione degli Amministratori dev’essere convogliata su due binari dipendenti uno dall’altro: migliorare la qualità del servizio e aumentare la percentuale della differenziata da un lato; dotare il nostro territorio degli impianti necessari dall’altro». La strategia indicata da Pesaro è chiara, come puntualizza l’assessora: «Si è parlato spesso di come poter contenere i costi che ricadono in tariffa a carico delle famiglie. L’unico modo per avere delle sensibili variazioni al ribasso è quello di trattare i rifiuti sul territorio in maniera efficiente. Gli impianti di nuova generazione sono fortemente performanti, con impatti ambientali minimi: è a questo che dobbiamo puntare, è questo che dobbiamo pretendere per i nostri cittadini».

Pesaro lo sta facendo, «abbiamo più volte sottolineato la disponibilità ad accogliere un nuovo biodigestore; il sindaco Ricci lo ha ribadito in tutte le sedi, ma il nostro territorio non è stato ritenuto idoneo. Questa è, da sempre, la nostra posizione; la stessa – coerente e collaborativa - ribadita ad ogni riunione».

Morotti conclude infine sottolineando «il lavoro egregio svolto dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini e dall’ingegnere Michele Ranocchi di Ato, che, al buon senso che li contraddistingue hanno aggiunto le scrupolose valutazioni tecniche dei professionisti dell’Ambito».

 

 

 

 

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