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Pesaro 2024 vince con "La natura della cultura"

La città con il suo dossier ‘La natura della cultura’ è appena stata proclamata dal Ministro della Cultura Dario Franceschini

Oggi 16 marzo alle 11, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha proclamato Pesaro ‘Capitale Italiana della Cultura 2024’, un risultato importantissimo e una spinta enorme per la promozione della nostra città, una terra dove la cultura è fonte di bellezza e motore di sviluppo. Pesaro riceverà un contributo ministeriale di 1 milione di euro.

Titolo del dossier con cui Pesaro ha convinto la giuria della commissione istituita dal MIC è ‘La natura della cultura’: un progetto che vuole immaginare insieme ai suoi cittadini la città che non c’è - dai quartieri urbani ai borghi dei dintorni-, mettendo in collegamento arte, natura e tecnologia. Forte e ambizioso l’obiettivo: un nuovo concetto di cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente.

Il nucleo del progetto nasce quindi da una ‘visione collettiva’ che consente di declinare la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura in cinque linee tematiche che si articolano in un programma culturale fatto di 45 azioni di intervento e che coinvolge i 50 comuni della provincia dall’Appennino all’Adriatico, fin oltre la linea della riviera.

La visione plurale e condivisa è nata durante l’anno di costruzione del percorso di candidatura, adottando il metodo dell’ascolto. Riprendendo l’idea della comunicazione utile di Massimo Dolcini - figura storica che con il suo lavoro ha segnato la grafica italiana e non solo -, Pesaro ha avviato ‘esercizi di cittadinanza culturale’, per incrociare la molteplicità di sguardi e desideri dei suoi abitanti sullo spazio urbano e ripensarlo in termini di prossimità, identità, mobilità sostenibile. Con questa finalità ha voluto rilanciare il suo modello di territorio policentrico che include in armonia centro e periferia, borgo e metropoli, verso un’idea rinnovata di provincia.

Tradotta in pratiche condivise, questa utopia concreta prevede un impatto sull’integrazione fra nuove professioni culturali e il distretto imprenditoriale del territorio che ha fatto dell’effervescenza creativa la sua forza - dal design al bio, dalla gastronomia alla musica - per proiettare verso il nuovo che ci attende l’eredità splendente del Rinascimento che così tanto connota questa parte d’Italia.

Mettendo memoria e tradizione al servizio del divenire, spostando l’attenzione dall’oggetto all’azione, Pesaro cerca nella ‘natura della cultura’ le occasioni per costruire un percorso capace di declinare i suoi tempi al futuro.

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