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100 anni per Lea e Fosca, gli auguri del sindaco Ricci

Doppio compleanno a Casa Aura. A pochi giorni di distanza Lea Ravaglia e Fosca Del Lungo hanno compiuto 100 anni. A festeggiarla, anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. «Due bellissime ragazze, simpatiche ed energiche. L’esempio di come un secolo d’amore accende un secolo di vita. A Lea e Fosca i miei migliori auguri».

UNA “STELLA” CHE BRILLA DA 100 ANNI!!!
Lea e i suoi capelli bianchi, ricci e lucenti, Lea e i suoi piccoli occhi azzurri vispi e intelligenti, che guardano il mondo e le persone con curiosità ed entusiasmo, Lea e i suoi amati libri, fedeli compagni di viaggio che la conducono in altri mondi, in realtà sempre nuove, ogni giorno diverse. Solida come una quercia, amante del bello e della cultura, della musica, dell’arte e della poesia. Ha vissuto il primo periodo della pandemia nella Residenza Protetta Casa Aura, e tuttora qui risiede. In questo tempo sospeso, fatto di incertezze e di paure, di emozioni non espresse e di distanze non cercate, Lea ha saputo ripensare a sé stessa in maniera nuova e creativa. Dalle ore trascorse in solitudine è nato una novella intitolata “Stella”, che ha davvero il sapore d’antico e di fiabesco. C’è la fragilità del genere umano, c’è l’amore che crea motivazione e nutre, c’è la relazione ritrovata tra un padre e un figlio. Oggi, 10 maggio 2021, Lea compie 100 anni e noi tutti le auguriamo con infinito affetto di continuare a sognare, a scrivere ancora e a vivere ogni giorno con l’entusiasmo di oggi e con la musica dentro, quella che lei ama profondamente.

Con affetto sincero
il personale della Residenza protetta Santa Colomba, Casa Aura

100 ANNI DA RACCONTARE!
Fosca è così, sorridente, brillante, sempre la battuta pronta e una storia da raccontare. Tante le occasioni in cui ricorda la sua terra, la Toscana, le sue origini semplici, il suo rapporto con la natura, con gli animali e ancora gli anni del dopoguerra visti da vicino, dall’interno, attraverso gli occhi luminosi di una giovane ragazza con tanti sogni da realizzare e con il coraggio di progettare il futuro nonostante tutto, nonostante la paura e l’incertezza. La vecchiaia non le si addice, ha gli occhi di una fanciulla, parla con leggerezza, con entusiasmo, ottimismo, mai un lamento o un segno di disagio.
“Quando avevo dieci anni mi mandavano da sola nel bosco a badare alle mucche, mia mamma veniva poi a mungerle ed io portavo il latte alla latteria di Vaglia, un paese a 17 km da Firenze. Lavavo la biancheria, stiravo e già a 12 anni ero in grado di mettere le toppe ai pantaloni! Ho vissuto la guerra, ricordo i tedeschi, a loro interessavano i fucili, agli americani le donne! Una volta ho parlato con un soldato tedesco, mi ha confidato che era da tanto tempo che non vedeva il suo amore, la madre. Mi colpì molto, provai compassione, in fondo qui in Italia erano soli, non avevano da mangiare, molto spesso erano grandi, avevano più di 20 anni. Io non ho mai avuto paura di loro, ero una ragazzina, e restavo in disparte, sempre attenta a non rivelare troppe cose di me; per loro ero “Geltrude”, inventai questo nome , non volevo che conoscessero la mia vera identità. Chissà come mi venne in mente.. Geltrude! “ – e si lascia andare ad una scrosciante risata!
Oggi Fosca compie 100 anni, tanto tempo racchiuso in una donna così minuta, che porta con sé una grande ricchezza, un sapere che chiede ancora di essere narrato, espresso, condiviso. E noi continueremo ad incantarci nell’ascoltarla, con il cuore aperto e colmo di affetto per lei.

Grazie Fosca per la tua delicata e bella presenza,
il personale della Risidenza protetta Santa Colomba, Casa Aura

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