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Nuovi bagni pubblici con area attrezzata in viale Zara, Ricci: «Cresce il livello di accoglienza e civiltà della città»

Struttura con sportello bancomat, defibrillatore, compressore per gonfiare la bici, punto di ricarica per e-bike e dispostivi elettronici

Matteo Ricci inaugura i nuovi bagni pubblici «attrezzati» in viale Zara, poi testa il compressore per gonfiare la bici. «Ci sono cose che marcano il livello qualitativo, di accoglienza e di civiltà di una città. Tra queste anche i bagni pubblici, che devono essere adeguati per turisti e cittadini. Oggi facciamo il primo passo». Nei mesi scorsi il sindaco si era detto «per nulla soddisfatto» sul punto: «A mio avviso il modello dei bagni pubblici gratuiti è fallimentare e non altezza». Così «ho chiesto di lavorare su un altro sistema: a pagamento per 50 centesimi, ovvero circa la metà del costo di un caffè in un bar. Ma con un servizio che finora non c’era: bagni pubblici puliti, seguiti, vigilati». Rimarca Ricci: «Già il Comune spendeva risorse per i bagni pubblici, ma la qualità non era adeguata. Molto dipende, purtroppo, dalla maleducazione della gente. Ma la realtà è questa». E allora il Comune ha messo a disposizione di Aspes 150mila euro, per arrivare a tre aree attrezzate. La prima, su viale Zara, include oltre ai bagni pubblici anche servizi gratuiti. Come sportello bancomat, defibrillatore, compressore per gonfiare le biciclette, punto di ricarica per e-bike e dispositivi elettronici. «Un’idea interessante - commenta Ricci - in una zona vicina agli eventi, ma non esattamente dentro i luoghi delle manifestazioni. E l’area sarà interamente videosorvegliata per prevenire e contrastare i vandalismi». Il prossimo tassello, analogo, sarà in via Oberdan («entro Natale»), davanti al teatro Rossini e a fianco dell’ingresso del pronto soccorso. «Poi arriveremo in fondo al porto, verso la prossima primavera, utilizzando il bagno esistente ma creando una struttura dello stesso tipo. Le tre zone più strategiche per il turismo saranno coperte. Ma stiamo studiando anche altre aree, come quella di levante. E chiuderemo gradualmente i bagni pubblici che fanno pena». Tra cui quello in via Ninchi, in zona mare. Evidenzia il presidente di Aspes Luca Pieri: «Si amplia l’offerta di servizi, per rendere la città ancora più accogliente e a misura di cittadini e turisti. Il presupposto alla base dell’idea è che i servizi igienici pubblici non devono essere più ‘nascosti’ in aree poco visibili. Perché in questo modo sono poco fruibili ma soprattutto più soggetti a vandalismi. E dunque vanno più facilmente incontro al degrado». Soddisfatto il presidente degli albergatori Fabrizio Oliva: «Un’opera importante, non solo per i bagni in zona mare ma anche per la presenza dello sportello bancomat che risponde alle necessità dei turisti».  

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