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Il maestro e Margherita / Stagione Prosa 2019-2020

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La seconda tappa della Stagione di Prosa del Teatro Rossini è con il capolavoro di Michail Bulgakov. Protagonista, un grandissimo Michele Riondino - ammirato al cinema e sul piccolo schermo nella serie Il giovane Montalbano.

21 - 24 novembre
Teatro Rossini
IL MAESTRO E MARGHERITA


di Michail Bulgakov
riscrittura Letizia Russo
con Michele Riondino
e Francesco Bonomo, Federica Rosellini
e con Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski
regia Andrea Baracco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Simone De Angelis
musiche originali Giacomo Vezzani
aiuto regia Maria Teresa Berardelli

produzione Teatro Stabile dell'Umbria
con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa

Liberati dal Maligno,
gli uomini, sono rimasti maligni.
Mefistofele

[Faust di Goethe]

Cercare di dare vita alle magiche e perturbanti pagine de Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, è forse una delle cose più eccitanti che possa accadere a chi si occupa di teatro. Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. È un romanzo perturbante, complesso e articolato come il costume di Arlecchino, in cui si intrecciano numerose linee narrative, e dentro il quale prendono vita un numero infinito di personaggi (se ne contano circa 146), che costituiscono una sorta di panorama dell'umano e del sovraumano. Dal diavolo, nella figura seduttiva e mondana di Woland, una sorta di clown feroce che dirige una sarabanda demoniaca, a personaggi che rimandano all'universo grottesco di uno dei maestri di Bulgakov, Nikolaj Gogol. In questo romanzo, si passa dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell'uomo e dell'amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell'impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre. Il Maestro (personaggio che ha più di una somiglianza con Bulgakov stesso) e Margherita (da molti riconosciuta come moglie dell'autore, Elena Sergeevna), rimangono fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l'uno nel corpo e nella mente dell'altra, più nella mente che nel corpo, forse. Per descrivere l'inizio del loro amore il Maestro pronuncia una delle frasi memorabili del romanzo: “l'amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci ha colpito entrambi, nello stesso istante”. Bulgakov pone all'interno delle maglie della propria scrittura delle vere e proprie bombe ad orologeria, e le lascia poi esplodere, d'improvviso, mostrandoci cosa accade quando una struttura estremamente severa e ordinata entra in contraddizione, e non può più, mai più, nascondersi dietro la sola ragione: “Che cosa sarebbe il tuo bene, se non esistesse il male, e che aspetto avrebbe la terra se le ombre sparissero, perché sono gli oggetti e gli uomini a dare l'ombra. Vorresti scorticare tutto il globo terrestre, portandogli via tutti gli alberi, e tutto ciò che è vivente, solo per la tua fantasia di godere della nuda luce? Tu sei stupido”, dice Woland/Satana ad un emissario di Gesù.

Info Biglietteria Teatro Rossini
Piazzale Lazzarini
tel. 0721 387621
La biglietteria è aperta tutti i giorni da mercoledì a sabato dalle ore 17 alle 19.30.
Nei giorni di spettacolo la biglietteria è aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 ad inizio spettacolo.

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