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Hangartfest/XVII edizione

A Pesaro prende il via la XVII edizione del Festival di Danza Contemporanea

Lo scorso 23 luglio HANGARTFEST presentava ufficialmente il programma della XVII edizione, annunciando che il calendario sarebbe stato soggetto a possibili variazioni dovute all’emergenza sanitaria che ben conosciamo. Senza dunque ripetere la lunga lista di eventi in calendario, attiriamo l’attenzione sui tre cambiamenti di programma che la direzione del Festival ha dovuto effettuare, aggiornando così i media ed il pubblico.

La prima novità è una sostituzione avvenuta nella serata del 5 settembre (replica il 6) dove al posto di Espiazione di Anna Savanelli andrà in scena What is it like to be me? di Anna Giustina. Entrambe le artiste provengono da Udine, città simbolo della danza contemporanea italiana di qualità, grazie alla presenza della Compagnia Arearea e del suo ottimo centro di formazione, fondati da Roberto Cocconi e Marta Bevilacqua. La serata vedrà anche la partecipazione di Ottavia Catenacci (Italia / Danimarca) che presenta in prima assoluta A Bridge / in case you will forget, lavoro rientrante nel progetto REFRESH! promosso dal CMS Consorzio Marche Spettacolo. Così come la partecipazione di Danae & Dionysios (Grecia) con Uncia e di Vera Kavarcakova (Rep. Ceca / Germania) e Jeremy Galdeano (Canada / Francia), che presentano Doma. Uncia e Doma sono lavori premiati al Concorso Internazionale di Coreografia di Hannover nel 2019 e 2020.

La seconda novità è la cancellazione degli eventi legati ad Israele, che erano in programma il 19 e 20 settembre, quindi le performance di Talia Paz, Michael Getman, Andrea Costanzo Martini e Natalia Iwanec. Le performance non andranno in scena, così sono stati cancellati gli eventi che facevano da corollario, ossia la proiezione del film Mr. Gaga al Cinema Astra e il Focus sulla danza israeliana. Questa serie di eventi è stata così sostituita da Interfaccia Digitale, una rassegna di video danza che vedrà la partecipazione in concorso di opere brevi provenienti da tutto il mondo e realizzate in quest’ultimo anno. I film, suddivisi in corti e cortissimi selezionati dalla direzione artistica attraverso una call internazionale (ancora attiva fino al 10 settembre), saranno proiettati al Teatro Maddalena il 18 e 19 settembre, in ciclo continuo dalle ore 17 alle ore 21. La rassegna si concluderà il 20 settembre, ore 21, con la proiezione dei film finalisti e la premiazione dell’opera che avrà ottenuto più preferenze da parte degli spettatori. Al vincitore, sarà attribuito il Premio Interfaccia Digitale che consiste nell’importo di € 1.500 da spendere in una nuova produzione video da presentare alla successiva edizione di Hangartfest nel 2021. Il video dovrà essere realizzato a Pesaro, dove l’artista sarà accolto in residenza creativa.

La terza novità è l’inclusione di Hangartfest nel progetto Patrimonio in Scena - Per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti Culturali delle Marche. Patrimonio in Scena è un progetto speciale nato dalla collaborazione tra Regione Marche, CMS Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento marchigiano tra i Musei, Archivi e Biblioteche MAB Marche, promosso da ICOM, ANAI e AIB. Il progetto mira a valorizzare il prezioso patrimonio culturale regionale attraverso eventi di spettacolo dal vivo curati dai soci del CMS, sperimentando formule innovative di interazione e fruizione. È così nata l’idea di portare la performance Due passi di Michal Mualem (Israele) e Giannalberto De Filippis (Italia) all’interno del Museo Nazionale Rossini di Pesaro. La performance andrà in scena il 26 settembre, alle ore 21, con replica alle ore 22.

Dopo l’inaugurazione del Festival il 1° settembre, ore 21, al Teatro Maddalena, con Short Works della pesarese Ilaria Barzetti, e l’anteprima di Con-figura-azioni, piattaforma coreografica con la presenza di performer provenienti da Italia, Francia e Colombia, Hangartfest prosegue in esterno il 3 settembre con gli spettacoli 101 nuova produzione di Melissa Ugolini e Jacopo Mariotti alla Corte di Palazzo Mazzolari-Mosca, ore 18 e, a seguire, Fiume di sotto, di e con Luca Campanella, e Dafne_per una mitologia urbana, di Marta Bevilacqua, con Luisa Amprimo, al Parco della Biblioteca San Giovanni, alle ore 18:45. Gli spettacoli del 3 settembre, qualora dovesse piovere, andranno in scena al Teatro Maddalena, alle ore 21.

MARTEDÌ 1 SETTEMBRE, Teatro Maddalena, ore 21.00
La XVII Edizione del Festival si aprirà con SHORT WORKS, un lavoro della coreografa pesarese Ilaria Barzetti che comprende tre brevi performance
The Deep, interpretato da Maria Laura Leoni, è un climax vorticante, a volte dai tratti noir, intervallato da immagini e momenti di stasi, La realtà è rappresentata dal corpo, forte e al tempo stesso flessuoso e disarticolato in certi momenti spinto così al limite da suscitare disagio e scomodità in chi guarda. Una discesa nell'abisso collettivo e individuale di mente e corpo.
In Rimembranza, danzato da Maria Brigidi il ricordo ci muove avanti: la forte energia iniziale che parrebbe esplodere ad un certo punto, viene infine incanalata, placandosi naturalmente. Vi è una risoluzione pacifica e rasserenante. Come se alla fine si fosse scelto di ricordare, accettare e capire l'importanza di quella ferita. Per poi passare oltre…and the Voice, interpretato da Aurota Profili, è una sperimentazione incentrata sul nesso tra movimento e voce; una sorta di linguaggio dei segni danzato a testimonianza di come il gesto di per sè sia già danza e di come sia carico di significati e implicazioni. La parola viene dopo, quasi come non ce ne fosse necessità immediata. A tratti ironico, quasi leggero e spensierato, vuole riportarci all'essenza della comunicazione, alla sua spontaneità.

A seguire una degli spettacoli presentati all’interno del progetto coreografico CO-LAB di Michal Mualem (Israele) e Giannalberto De Filippis (Italia). Lo spettacolo si intitola CON-FIGURA-AZIONI, un ensemble pensato per un gruppo di danzatori, e viene proposto in anteprima al termine della residenza artistica che ha accolto la compagnia dal 24 agosto al 1° settembre. Lo spettacolo nella sua veste definitiva debutterà giovedì 24 e venerdì 25 settembre. La performance si svolge dentro cornici nelle quali il gesto è limitato, per poi trovare la libertà di esprimersi, di trasformare un materiale attraverso la fantasia oppure ridisegnando la propria realtà.
CO-LAB ha l'obiettivo di aiutare danzatori di talento ad avvicinarsi al mondo professionistico. È rivolto sia ai danzatori appena usciti dalle accademie di formazione europee che a quelli più maturi ed esperti che vogliano fare un'esperienza di creazione coreografica in un approccio professionale e di respiro internazionale. Gli interpreti, dapprima selezionati tramite audizione, hanno preso parte a un fase iniziale di ricerca che si è poi tradotta in diverse residenze artistiche e restituzioni pubbliche.

GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE, Corte Palazzo Mazzolari Mosca, ore 18.00
Il pubblico potrà assistere alla performance 101 di Melissa Ugolini (Italia) artista pesarese attiva come free-lancer in tutto il mondo, accompagnata dal violoncellista Jacopo Mariotti (Italia). 101 vuole aprire una finestra su quei momenti inaspettati, quelle scintille di lucidità in cui rimaniamo per un attimo soli con noi stessi, calandoci ancora più in profondità, alla ricerca di verità nascoste. Sono attimi di assoluta solitudine in cui ci avviciniamo davvero all'essenza delle cose, scoprendo poi che, in questo, non siamo affatto soli. Al Parco Biblioteca San Giovanni, seguirà alle 18.45 FIUME DI SOTTO coreografia e danza di Luca Campanella (Italia). La performance evoca un fiume che scorre e trascina con sé quello che incontra così come accade nella vita dell'uomo che si aggrappa a oggetti, ricordi e conoscenze, in quanto certezze, che servono per non farlo impazzire, nel fluire costante del vivere. L'accumularsi dei depositi farà straripare il fiume, un evento violento, ma più accettabile del mistero che attende alla foce. A chiudere DAFNE… PER UNA MITOLOGIA GRECA di Marta Bevilacqua (Italia) e interpretata da Luisa Amprimo, coproduzione della Compagnia Arearea in collaborazione con l'Associazione Artu (GE) e il Progetto Euroregionale Luoghi Comuni. Nel lavoro, a metà tra l'installazione scultorea e la performance coreografica, Marta Bevilacqua restituisce vita al mito dell'amore non corrisposto di Dafne e Apollo.

SABATO 5 e DOMENICA 6 (replica) alle ore 21.00 il Teatro Maddalena ospiterà una serata composta da quattro performance di giovani coreografi di talento. A BRIDGE / IN CASE YOU WILL FORGET è il nuovo lavoro di Ottavia Catenacci (Italia) sostenuto da Hangartfest nell'ambito di Futura Scena, il progetto vincitore del bando REFRESH! Lo spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni che viene promosso dal CMS Consorzio Marche Spettacolo.
La giovane coreografa ha raccolto racconti, collezionato fotografie e memorie e ha utilizzato i ricordi frammentari e statici per trasmettere una storia, senza raccontarla, affidandosi all'intuizione scaturita dalle immagini. La performance nasce dalla suggestione dei racconti del nonno e dalla sua esperienza di addetto alla sicurezza al Bouri Field, la più grande piattaforma per l’estrazione di petrolio nel Mediterraneo.
UNCIA, secondo pezzo della serata, avvia ufficialmente la collaborazione con il Ballett Gesellshaft Hannover, ospitando il gruppo Danae & Dionysios (Grecia) con il lavoro vincitore del Premio Internazionale di Coreografia di Hannover 2019. Danae Dimitriadi e Nionysios Alamanos in questa performance, di cui sono coreografi e interpreti, si concentrano sulla parola metamorfosi e sull'immagine di una creatura mutevole. L'ispirazione nasce dallo studio del leopardo delle nevi, dalla fredda atmosfera in cui vive e dal fatto che è quasi impossibile vederlo.

WHAT IS IT LIKE TO BE ME?
è un progetto finanziato dall’Adrian Piper Research Archive Foundation Berlin (Fellowship 2019) e ha ricevuto il sostegno e l’ospitalità di Compagnie Les Pieds Nus (Brest), Le Quartz (Brest), Espace Vauban (Brest) e della Compagnia Arearea (Udine).
Il lavoro, firmato dalla coreografa Anna Giustina anche danzatrice del pezzo, si colloca tra la danza contemporanea e la filosofia analitica. Non posso spiegartelo a parole. Solo io posso sapere come ci si sente ad essere me. Anche se il vuoto epistemico non può essere completamente colmato, forse l'immaginazione può aiutare, come suggerisce Amy Kind. Forse la danza può aiutare – diamole una possibilità.

DOMA di Vera Kvarcakova (Repubblica Ceca) e Jeremy Galdeano (Francia/Canada) concluderà la serata. Originariamente creato per il laboratorio coreografico dei Grands Ballets Canadiens, è rientrato nel repertorio principale della Compagnia nel maggio 2019. È stato inoltre presentato al Carte Blanche DAC 2019 a Montreal e selezionato per il Noverre Young Choreographers Evening 2020 nello Stuttgart Ballet e alla finale del Premio Internazionale di Coreografia di Hannover 2020.
Doma, che significa "casa", in lingua ceca, è «un posto in cui si vive in modo permanente che sa offrirti sicurezza e felicità, nella consapevolezza che, indipendentemente dai tempi difficili, qualcuno è lì per te. Doma è il luogo a cui senti di appartenere».

GLI ALTRI EVENTI DEL FESTIVAL
SABATO 12, Teatro Maddalena, ore 20.00 e 22.00 (replica).
4 SOLOS 4 WOMEN, prodotto dalla Compagnia Naturalis Labor in coproduzione con Hangartfest, raccoglie e amplifica le esperienze di quattro danzatrici soliste provenienti da compagnie nazionali ed europee.
Plonter, coreografato e danzato da Michal Mualem (Israele), membro stabile a Berlino della Compagnia di Sasha Waltz, affronta il sentimento di “perdita”, la fragilità del “momento”, impossibile da fermare o trattenere nella sua inevitabile corsa nel tempo.
A Royal Bird / The Queen del coreografo Luciano Padovani (Italia), fondatore e direttore artistico della Compagnia Naturalis Labor, interpretato dalla danzatrice Alice Carrino, in scena la destrutturazione del potere, partendo dall’iconografia barocca e dalla pittura di Van Eyck e dalle figure rigorose e austere delle regine, intese come massima rappresentazione del potere. L'opera prova a svelare l'insospettabile e umana fragilità che il potere cela.
The Rite, anch'essa coreografia di Luciano Padovani, danzata da Elisa Spina, descrive un viaggio nel mistero dove odori, sapori e suoni raccontano atmosfere, mentre giochi di luce svelano immagini.
John di Jorge Jakas (Israele, Spagna), giovane autore israelo-spagnolo, vede in scena Jessica D'Angelo e John, un pupazzo realizzato dallo scenografo Mauro Zocchetta. Il lavoro trae ispirazione dal pensiero di Roland Barthes che intende l'universo amoroso come "momentum". Un amore perduto, un’ultima danza e i ricordi che si rincorrono. Un pezzo dal sapore agrodolce, dove ironia e forza si coniugano grazie alla forza dei due interpreti: lei Jessi, lui John.
Lo spettacolo presenta scene di nudo integrale.

VENERDÌ 18, SABATO 19 e DOMENICA 20, Teatro Maddalena, verrà presentata la rassegna di video danza Interfaccia Digitale Venerdì 18 e sabato 19 dalle 17.00 alle 21.00 verranno proiettate le opere a ciclo continuo. L’ingresso sarà gratuito e contingentato, seguendo le norme anti covid.
Domenica 20.00 alle ore 21.00 verranno proiettate tutte le opere finaliste e assegnato dal Comitato Spettatori il Premio Interfaccia Digitale al vincitore. L’ingresso sarà gratuito su prenotazione obbligatoria.

GIOVEDÌ 24 Teatro Maddalena

Dopo l'anteprima del 1° settembre, torna il progetto coreografico CO-LAB a cura di Giannalberto De Filippis (Italia) e Michal Mualem (Israele).
CO-LAB
ha l'obiettivo di aiutare danzatori di talento ad avvicinarsi al mondo professionistico. È rivolto sia ai danzatori appena usciti dalle accademie di formazione europee che a quelli più maturi ed esperti che vogliano fare un'esperienza di creazione coreografica in un approccio professionale e di respiro internazionale. Gli interpreti, dapprima selezionati tramite audizione, hanno preso parte a una fase iniziale di ricerca che si è poi tradotta in diverse residenze artistiche e restituzioni pubbliche.
Saranno 15 i danzatori che si alterneranno (i primi otto giovedì 24 settembre e i successivi sette venerdì 25) e presenteranno due spettacoli.
Giovedì 24, alle ore 18.00 andrà in scena la prima parte di FIGURE CORRELATE. Giovedì 24 alle ore 20.00, con replica alle ore 22.00, andrà in scena la prima parte di CON-FIGURA-AZIONI.

Gli spettacoli partono da un concept comune, ma si distinguono perché FIGURE CORRELATE è composto esclusivamente da assoli, mentre CON-FIGURA-AZIONI è un lavoro per ensemble.

SABATO 26 ore 21.00 e 22.00, Museo Nazionale Rossini

Michal Mualem (Israele) e Giannalberto De Filippis (Italia) presenteranno DUE PASSI un lavoro di improvvisazione site specific che rientra nel progetto Patrimonio in Scena - Per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti Culturali delle Marche. Quest’ultimo nasce dalla collaborazione tra Regione Marche, CMS Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento marchigiano tra i Musei, Archivi e Biblioteche MAB Marche, promosso da ICOM, ANAI e AIB.
Il progetto mira a valorizzare il prezioso patrimonio culturale regionale attraverso eventi di spettacolo dal vivo curati dai soci del CMS, sperimentando formule innovative di interazione e fruizione.

VENERDÌ 2 OTTOBRE, SABATO 3 e DOMENICA 4 (repliche), ore 21.00, Teatro Maddalena
Si chiude la XVII Edizione di Hangartfest con la presentazione del nuovo lavoro di Marta Bevilacqua, (Italia) coreografa residente al Festival per il triennio 2018-2020. L’idea di coprodurre un coreografo per tre anni di seguito nasce con l’obiettivo di sostenere la danza contemporanea italiana, offrendo sostegno economico e stabilità progettuale triennale a coreografi promettenti della scena contemporanea. Dopo Concetti Sfumati ai Bordi (2018) e Il Rovescio (2019) il lavoro che concluderà questo triennio coprodotto da Hangartfest in collaborazione con la Compagnia Arearea si intitolerà HOMING.
L’origine delle migrazioni si perde nella notte dei tempi. Gli uccelli migratori, a differenza nostra, partono quando devono partire e tornano quando è il momento di tornare. Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto diverso. Può coincidere con il luogo dove si nasce, ma non è detto, non sempre è così.
Sabato 3 ottobre, ore 11.00 al Ludicanto il critico Silvia Poletti si intratterrà con Marta Bevilacqua in un Aperitivo con l'Artista.

Le prevendite dei biglietti di spettacoli e progetti collaterali si apriranno lunedì 24 agosto.

Ingressi: € 12 intero / € 10 ridotto / € 8 speciale card
Ridotto per over 60 e under 25, scuole di danza, possessori AMAT o abbonato Card.
Speciale per soci Hangartfest che acquisteranno la card 2020.

Biglietti e card socio amico si potranno acquistare su www.liveticket.it
Info https://www.hangartfest.it/ 392 3841677.
 


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