“Una giornata ricca di momenti di riflessione a sostegno del ricordo ma soprattutto a sostegno delle persone, dell’umanità. – ha ricordato nel suo discorso il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini, portando anche i saluti del vice presidente Dario Adreolli e dei consiglieri presenti -. Quell’umanità che non può e non deve più permettersi di rivivere una grande tragedia italiana, vissuta allo snodo del passaggio tra la II Guerra Mondiale e l’inizio della Guerra Fredda. Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente. Ringrazio anticipatamente i rappresentanti della comunità Giuliana-Dalmata oggi qui presenti, ed in particolare Eugenio Vagnini, già presidente provinciale dell’associazione giuliano-dalmati scomparso pochi anni fa. Per decenni si è battuto per ricordare questo dramma, nell’amore per la sua terra, in questa giornata e sempre”.
Poi continua Perugini: “Il dramma delle Foibe non deve essere dimenticato. Il Giorno del Ricordo è una conquista per il Paese, perché per decenni lo scontro ideologico ha nascosto e ridimensionato una delle più grandi tragedie dell’umanità. Parliamo di un vero e proprio eccidio di italiani in cui morirono tragicamente intere famiglie. Una pulizia etnica delle truppe titine che spazzò via intere speranze e progetti di vita. A Pesaro grazie all’esperienza straordinaria di Padre Damiani tanti esuli trovarono ospitalità, accoglienza e cittadinanza.
Ritengo molto importante quindi ricordare i massacri delle Foibe, per dare onore alle migliaia di italiani che persero la vita – ha concluso Perugini - . Ed è giusto non dimenticare perché, in questa tragedia, c’è anche un pezzo di storia della città. Se Pesaro ha fatto della solidarietà un suo tratto distintivo, è anche grazie all’esperienza dell’accoglienza degli esuli Giuliano-Dalmati e all’opera di Padre Damiani, di cui siamo molto orgogliosi”.
All’iniziativa organizzata dalla Prefettura in collaborazione con il Comune di Pesaro e l’Ufficio Scolastico Provinciale erano presenti anche gli studenti delle scuole superiori.