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Capitale Italiana della Cultura, Agrigento succederà a Pesaro nel 2025. Ricci e Vimini: «Le città medie della cultura sono una grande ricchezza per il Paese»

Sindaco e assessore alla Bellezza si congratulano con la realtà vincitrice: «Sarà un percorso complicato, ma stimolante»

Sarà Agrigento la città che nel 2025 raccoglierà il testimone di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. «Complimenti a tutte le dieci realtà finaliste e congratulazioni ad Agrigento, al sindaco Francesco Miccichè, per questa importante vittoria», hanno commentato il sindaco Matteo Ricci e il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini al termine della cerimonia che questa mattina a Roma ha assegnazione il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025.

Oltre ad Agrigento, proclamata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, le altre nove finaliste erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). «È fondamentale che tutte le dieci città continuino a lavorare sul dossier che hanno presentato, anche grazie al sostegno della Regione d’appartenenza. Perché questa progettazione può diventare una ricchezza per l’intero Paese e non deve andare dispersa. Le città medie della cultura sono preziose, per questo è importante che continuino a fare rete, per offrire una solida alternativa a milioni di turisti che cercano la bellezza in Italia nelle grandi realtà come Roma, Venezia, Firenze».

Intanto Pesaro continua la sua cavalcata verso l’anno che la vedrà protagonista. «Siamo in piena preparazione per il 2024. Il lavoro da fare è serio, complicato, ma anche molto stimolante, e lo stiamo portando avanti in sinergia con le realtà del territorio». Proprio ieri la notizia del bando, in uscita oggi, che prevede complessivamente duecentomila mila euro a sostegno di comuni e associazioni della Provincia di Pesaro e Urbino per progettualità in linea con i macrotemi di Pesaro 2024. «Ringraziamo il presidente Martelli e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Si tratta di un fondamentale contributo che verrà utilizzato per finanziare e promuovere le manifestazioni che saranno organizzate nelle aree più distanti della provincia». La misura non sarà rivolta al territorio di Pesaro «perché abbiamo espressamente convenuto di concentrare questo sforzo della Fondazione Cassa di Risparmio a favore dei comuni più piccoli, a rafforzare la strategia che porterà ogni comune della provincia a essere Capitale della cultura per una settimana. Vogliamo che Pesaro2024 sia un riconoscimento condiviso con tutti i comuni della Provincia di Pesaro e Urbino che, assieme a noi, vivono di cultura, bellezza e natura e che assieme a noi si accenderanno in un 2024 che promette tante sorprese e momenti di grande interesse», hanno concluso Ricci e Vimini.

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