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Cantiere Rossini, Ricci posa la ‘prima pietra’ del nuovo capannone: «Prosegue ‘Rinascimento’ del Portobello»

Il sindaco: struttura con design da museo e fortemente innovativa sul lato tecnologico e ambientale, porterà lavoro ampliando appeal della città

PESARO –  Matteo Ricci posa la «prima pietra» dei nuovi capannoni del Cantiere Rossini, insieme al ceo Stewart Parvin e al comandante della Capitaneria Maurizio Tipaldi. Si tratta della piastra che rappresenta il punto di aggancio della struttura di legno alle fondamenta. Il sindaco «la fissa» con chiave inglese, segnando l’inizio della seconda fase della ristrutturazione. Che include anche la partenza dei lavori per i futuri uffici: «Abbiamo visto crescere la progettualità del Cantiere Rossini passo dopo passo. E a velocità spedita», commenta Ricci. «E’ la dimostrazione del grande investimento fatto nella città, che sta generando una mole importante di lavoro. E continuerà a farlo con la struttura dei due capannoni: avranno un design da museo, una realizzazione davvero innovativa e unica al mondo. Sul lato tecnologico e ambientale». Insomma: «Con il Cantiere Rossini è partito il Rinascimento del porto. Gli yacht che cominciano ad arrivare da ogni parte d’Europa (attualmente una decina, da 22 a 48 metri di lunghezza, ndr) testimoniano le potenzialità del Cantiere. E intorno potranno svilupparsi tante altre attività, nella logica del ‘Portobello’. Ovvero un porto sempre più attrattivo sul lato commerciale e turistico».

LA CRESCITA -  Puntualizza Stewart Parvin, ceo della società Lisa Group: «I due capannoni saranno tra gli edifici industriali più iconici in Italia. Capaci di ospitare due yacht di 50 metri, con un totale controllo della temperatura interna per garantire le migliori condizioni per le lavorazioni». Inoltre, «porteranno a Pesaro ancora più yacht per refitting e lavori di alto livello. E ciò genererà opportunità occupazionali, con circa 60 nuovi posti di lavoro».  Sui tempi: «La struttura dei capannoni sarà completata entro la fine di luglio. Prevediamo che il primo yacht possa arrivare per la riverniciatura all'inizio di ottobre». Ancora: «Il 98 per cento del peso dei capannoni è completamente riciclabile». La struttura è in legno lamellare, in alluminio il materiale esterno. «Il legno di abete utilizzato proviene da foreste delle Alpi coltivate in modo sostenibile. Rispetto a capannoni di identiche dimensioni ma costruiti in cemento, avremo una riduzione del 90 per cento delle emissioni di anidride carbonica generate dal processo produttivo. Tutte le attrezzature utilizzate all'interno dei capannoni sono all'avanguardia e rispettose dell'ambiente. Gli interventi sugli yacht attualmente presenti sono eseguiti dal personale del Cantiere Rossini e da ditte specializzate quasi tutte provenienti dal territorio. Con un notevole incremento di fatturato rispetto all’anno precedente», sottolineano i vertici della società. Presente il direttore del Cantiere Alfonso Postorino.   


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