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Autostrade, Ricci: «Non si fa giustizia bloccando il Paese»

Il sindaco di Pesaro e presidente Ali su ipotesi revoca concessione: vicenda processuale avrà suo percorso e chi ha sbagliato pagherà ma con scelte ideologiche si stoppano miliardi di investimenti

PESARO – «Basta ideologia, così si rischia di continuare a bloccare il Paese. I sindaci guardano al pragmatismo. Chiediamo ad Autostrade che faccia alla svelta opere e investimenti già programmati con ministero ed enti locali». Altro che «minacce continue sulle revoche delle concessioni» che, secondo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, presidente di Ali – Autonomie locali italiane, «produrranno un contenzioso decennale, il blocco degli investimenti e al tempo stesso l’incasso degli utili da parte del concessionario». Specifica  Ricci, dopo i fatti delle ultime ore: «Così blocchiamo tutto. Lungi da me difendere Autostrade o entrare nelle vicende processuali. Chi ha responsabilità pagherà penalmente e non solo. Ma già abbiamo un codice degli appalti che non funziona e che rallenta, con i ricorsi, miliardi di investimenti in questo Paese». D’altra parte, «c’è un’esigenza enorme di snellire le procedure: lo ha ribadito con forza, nei giorni scorsi, anche Nicola Zingaretti. E non possiamo fare diventare Autostrade un ulteriore elemento che alimenta la fase di stallo».  Anche perché «siamo in uno Stato di diritto. Tutti sanno che chiunque pensi di togliere la concessione adesso – prosegue - perderebbe tutti i ricorsi, finché non si arriverà al terzo grado di giudizio sui gravi fatti di Genova. Bloccando miliardi di investimenti. Non servono scelte ideologiche o umorali. Bisogna essere pragmatici: non daremo giustizia alle famiglie straziate dal dolore per le vittime del crollo del ponte Morandi facendo una scelta demagogica e pessima per il Paese. Così rischiamo di danneggiare milioni di italiani che aspettano opere fondamentali da Società Autostrade. Solo il Comune di Pesaro ha una convenzione per quasi 100 milioni di lavori, che dopo la minaccia continua della revoca della concessione hanno visto un netto rallentamento. Abbiamo bisogno di un governo pragmatico e non ideologico. Ho molta fiducia nel ministro Paola De Micheli, così come nel pragmatismo del premier Giuseppe Conte, che ho apprezzato nell’incontro di ieri con i sindaci». Quindi: «I sindaci chiedono pragmatismo, così come tutti i cittadini che vogliono una ripresa economica che faccia leva sul rilancio delle infrastrutture e degli investimenti», conclude Ricci.

 

(f.n.)


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