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Asse Comune-Commercialisti su sovraindebitamento privati, Ricci e Delle Noci: «Azione sociale concreta»

Siglato il protocollo, sindaco e assessore: percorso per aiutare chi è in difficoltà

 

PESARO – Nasce asse Comune-Ordine dei commercialisti per la ricomposizione delle crisi da sovraindebitamento dei privati. «L’accordo siglato è un’azione sociale. Anche così aiutiamo chi è in difficoltà», rimarcano Matteo Ricci e Antonello Delle Noci. In sostanza, l’intesa ruota sull’applicazione della legge numero 3 del 2012 (la cosiddetta ‘cancella debito’ o ‘salva suicidi’, ndr), «uno strumento ancora poco conosciuto, che vogliamo promuovere», osserva il presidente provinciale dei Commercialisti Paolo Balestieri. «Ci mettiamo a disposizione gratuitamente per valutare la situazione specifica del sovraindebitato (cittadini privati o imprenditori), attraverso le segnalazioni di Comuni e tribunali per i casi bisognosi di assistenza. Perché non sempre il debitore civile sa che esiste una possibilità di uscita, con la proposizione degli strumenti tecnici previsti. Come il piano del consumatore per la ristrutturazione del debito o la liquidazione del patrimonio. Che possono portare anche al completo esdebitamento, se i requisiti sono presenti. Un modo per uscire dal limbo per chi è pressato da Equitalia, banche o altre creditori». 

SINERGIA - Commenta il sindaco: «Grazie ai commercialisti per questa grande opportunità. E’ un servizio sociale: non risolve i problemi ma offre un percorso. E’ una strada d’uscita concreta per rivedere la luce. Abbiamo accettato con favore perché si inserisce nella strategia generale delle politiche verso il sociale. Da anni destiniamo più di un terzo del bilancio al welfare, tra fondo anti-crisi e altre azioni simili. Con i commercialisti rafforziamo la strategia: hanno il polso della situazione economica. Con loro ci confronteremo sui temi del bilancio e sulle linee guida in ambito socioeconomico, attraverso il convegno ‘Pesaro 2030’ in programma il 21 novembre. E’ necessario ridefinire il nuovo modello di sviluppo dopo la crisi». 

INTERVENTO - Evidenzia l’assessore Antonello Delle Noci: «E’ un protocollo importante, anche in prospettiva Unione dei Comuni. La crisi ha colpito le imprese e i cittadini: si tratta di un’opportunità per contribuire a risolvere il problema dell’insolvenza. Il Comune ha rinnovato i fondi anti-crisi, intervenendo anche verso chi non riesce a pagare il mutuo. Con delibera di consiglio abbiamo dato la possibilità di dilazionare in 48 mesi le tasse da pagare. E ci sono stati numerosi altri interventi in ambito sociale». Nel dettaglio: «Il Comune con il protocollo  promuove la conoscenza delle procedure definite dalla legge. Prevedendo – aggiunge l’assessore - la possibilità  di accesso agli alloggi di emergenza o disagio abitativo, nel rispetto dei requisiti normativi per i nuclei familiari in difficoltà». Ovvero quelli sfrattati o sottoposti al rilascio dell’abitazione, dopo pignoramento o vendita all’asta dell’immobile di proprietà. «Mentre l’Ordine dei commercialisti  - si legge nel documento - si occuperà della formazione del personale dei soggetti sottoscrittori del protocollo (che sarà allargato ad altri enti pubblici e organismi di composizione della crisi, ndr),  predisponendo la documentazione necessaria per la valutazione della pratica di sovraindebitamento. L’obiettivo è «favorire l’accesso del debitore civile agli organismi di composizione della crisi», verso la risoluzione concorsuale del sovraindebitamento e l’esdebitazione.

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