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Annesio Nobili/La Strada per Pesaro. Pesaresi d’adozione

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A Palazzo Ciacchi, un nuovo appuntamento della rassegna dedicata ai forestieri che per scelta o destino sono diventati cittadini di Pesaro.

Mercoledì 23 maggio (ore 17.30) Palazzo Ciacchi – sede di Confindustria Pesaro e Urbino – accoglie il nuovo appuntamento della rassegna di incontri La strada per Pesaro. Pesaresi d’adozione, dedicata “forestieri” di ieri e di oggi: donne e uomini “venuti da fuori”, che per scelta o per destino, per breve o lungo tempo, sono diventati cittadini di Pesaro. Questa volta si fa luce su Annesio Nobili. Due gli interventi previsti: il primo di Sara Lorenzetti illustra le vicende biografiche e professionali del personaggio, ricostruite tramite letture (affidate a Enrico Fossa) e alla proiezione di immagini. Il secondo di Riccardo Paolo Uguccioni parla di censura in epoca di Restaurazione. In occasione dell’incontro, a palazzo Ciacchi saranno esposte alcune preziose opere tipografiche di Annesio Nobili grazie alla cura di Brunella Paolini. 

ore 17.30 interventi di Sara Lorenzetti, Ritratto di Annesio Nobili

Riccardo Paolo Uguccioni, Librai e censura nella Pesaro della Restaurazione

letture Enrico Fossa

Nato a Norcia nel 1777 dal notaio Giovanni e Angela Todini, fin da giovane Annesio Nobili nutre il desiderio di diventare tipografo. Lasciata Norcia, compie l’apprendistato a Foligno presso gli stampatori Feliciano Campitelli e Giovanni Battista Tomassini ma lavora anche ad Ancona con  Arcangelo Sartori. A Roma, entra a lavorare nell’officina di Giovanni Poggioli, tipografo ufficiale della Regia camera apostolica (amministrazione finanziaria dello Stato pontificio) nonché stampatore 'camerale', e in quanto tale destinatario delle commissioni governative. Quello romano è un periodo fondamentale per la carriera di Nobili che stringe importanti amicizie in ambito politico. Nel 1816, durante la restaurazione del potere papale in Romagna, diventa direttore della stamperia dell’Amministrazione del Lotto a Bologna. Tra il 1817 e il 1818, apre due stabilimenti in Emilia Romagna e ottiene il privilegio per i fogli delle amministrazioni del Lotto, della Finanza, dell’Arma dei carabinieri e la concessione per le stampe dei passaporti. Nel frattempo cura l’edizione di collane pubblicate in fascicoli, (come gli Opuscoli scientifici per l’Università pontificia di Bologna) e i Classici sacri e profani (1821).

Nel 1823 nuovo trasferimento a Pesaro dove Nobili decide di aprire uno stabilimento e trasferire il proprio domicilio. Anche l’officina pesarese ottiene presto diversi appalti governativi fregiandosi del titolo di camerale. La tipografia pesarese sarà dotata di ben nove torchi e diverrà in breve tempo la più importante stamperia dello Stato Pontificio. Nello stesso tempo Nobili stringe società con la stamperia bolognese Giacinto Fiori, nella quale pochi mesi dopo subentra anche Vincenzo Costantini, possidente romano e computista presso l’Amministrazione del Lotto, e “strettamente legato alle gerarchie ecclesiastiche”. La ricca e preziosa corrispondenza fra Nobili e Costantini fornisce notizie inedite anche sulla vita privata di Annesio Nobili: se all’inizio del carteggio il tipografo fa riferimento a sua moglie Caterina Pontini, dalle lettere successive si evince che otterrà l’annullamento di questo matrimonio per convolare a nozze con Flavia Palucci. Nel 1824 Nobili è lo stampatore ufficiale della legazione di Bologna e gli viene commissionata la pubblicazione del Breviario generale dei Cappuccini. Nel 1826 si aggiudica il contratto più importante della sua carriera: l’”esclusiva” per la pubblicazione dei libri scolastici nelle quattro legazioni e province di Pesaro, Urbino, Ancona e Bologna. Nonostante il difficile contesto economico in cui nascono e si sviluppano i suoi stabilimenti, l’editore e libraio Annesio Nobili svolgerà un fondamentale ruolo di intermediazione culturale nel panorama della prima metà dell’Ottocento. Nelle Marche e in Romagna, durante il biennio dei moti rivoluzionari (1831-32) che condurranno all’instaurazione del governo liberale, l’officina di Bologna viene occupata e utilizzata per la stampa di materiale patriottico e di giornali di propaganda. Dal canto suo Nobili, convinto assertore della fazione conservatrice, sostiene la 'buona causa' divulgando opuscoli  clandestini antiliberali, come i Dialoghetti sopra le materie correnti nell’anno 1831, l’opera politica d’esordio di Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, che viene stampata nell’anonimato nella officina pesarese. Il pamphlet godrà di uno straordinario successo: da questo momento il Conte Monaldo affiderà a Nobili la pubblicazione di tutte le sue opere e la stampa del giornale «La Voce della Ragione», che fonda e dirige tra il 1832 e il 1835. Fra Annesio Nobili e Monaldo Leopardi, come si evince dal ricco rapporto epistolare, si instaura un profondo rapporto di stima e amicizia che coinvolgerà anche Paolina e Pierfancesco Leopardi, attivi collaboratori nella redazione del periodico fondato dal padre. Annesio Nobili muore il 5 settembre 1835, a Senigallia, a 57 anni. I suoi stabilimenti gli sopravviveranno: la tipografia bolognese si unirà allo stabilimento dei Della Volpe e proseguirà l’attività fino al 1840. La prospera officina pesarese sarà ancora attiva nel 1891.

Ideata e diretta da Lucia Ferrati, ‘La strada per Pesaro. Pesaresi d’adozione’ è promossa da: Comune di Pesaro (Presidenza del Consiglio, Assessorati alla Bellezza e alla Crescita), Confindustria di Pesaro e Urbino, Banca di Credito Cooperativo di Gradara, in collaborazione con: Ente Olivieri di Pesaro, Associazione “Amici della Biblioteca Oliveriana”, Amat.

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