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Note Oliveriane / Estate 2020

Dal 23 luglio la terza edizione della rassegna promossa dall’Ente Olivieri

Per il terzo anno consecutivo, l’Ente Olivieri. Biblioteca e Musei Oliveriani promuove la rassegna di incontri musicali Note Oliveriane/Estate.  Il programma prevede gli appuntamenti del 23 e 30 luglio nel cortile della Biblioteca Oliveriana (palazzo Almerici) e quello del 4 agosto nel Giardino della musica “Riz Ortolani” (Palazzo Ricci).

PROGRAMMA
23 luglio
Cortile di palazzo Almerici, ore 21,15

Pasquale Bini nel 250° della morte. Avventure musicali di un violinista  pesarese del settecento
con  interventi di Maria Chiara Mazzi
Willem Peerik – clavicembalo
Tommaso Luison - violino

Il 2020 segna uno degli anniversari musicali più importanti: il 250esimo della morte del grandissimo violinista Giuseppe Tartini. Caso vuole che cada in questo stesso anno anche il 250esimo anniversario della morte del violinista pesarese, Pasquale Bini, tra gli allievi prediletti di Tartini, una coincidenza consente di aggiungere una tessera al mosaico sulle vicende musicali pesaresi nei tempi precedenti a Rossini. Inoltre, un filo importante lega i due violinisti al cardinale Fabio degli Abati Olivieri, cugino di Gianfrancesco Albani: il cardinale è amico personale di Tartini cui raccomanda proprio il giovane musicista pesarese della cui fortuna sarà l’artefice, favorendone proprio a Roma l’inizio della carriera.
La serata propone il racconto della vita e delle ‘avventure musicali’ di Pasquale Bini, ricostruite  attraverso documenti per la gran parte inediti, alternate all’esecuzione di brani di Bini, Tartini e di autori coevi del pieno Settecento.

30 luglio
Cortile di palazzo Almerici, ore 21,15

L’archivio dei suoni. Musica dalla collezione Albani
con interventi di Brunella Paolini
Pamela Lucciarini - soprano
Franco Pavan – chitarrone

Entrare nel mondo sonoro dell’Archivio Albani è come calarsi nella grotta di Montesino di Don Chisciotte: il tempo si ferma, le meraviglie appaiono, restituite da un passato immobile ma in costante divenire. E quando se ne esce neppure un secondo reale ha mosso la sua lancetta, ma le ore e giorni del tempo terrestre sono passate. Dalla grotta di Montesino pesarese alcuni esempi di questo tempo sospeso, con versioni sconosciute di brani già noti di Giulio Caccini, come la celeberrima Amarilli mia bella, la penna di Domenico Mazzocchi uno dei compositori più raffinati della Roma secentesca, il più grande suonatore di chitarrone di quel secolo, Johannes Hieronimus Kapsperger, e una cantata inedita del senigalliese Giovanni Paolo Almeri. Un Seicento splendente e risonante nelle residenze degli Albani. L’enorme patrimonio culturale contenuto nell’archivio torna, passo dopo passo, ad indicarci un ulteriore strada fatta di certezze, passione, futuro.

4 agosto
Giardino della musica “Riz Ortolani” (Palazzo Ricci), ore 21,15

Poeti in manicomio. Dino Campana e Alda Merini

incontro/concerto a cura di
Enzo Vecchiarelli letture, canto, chitarra e con Claudio Tombini letture e canto
Massimiliano Poderi  violino
Susanna Pusineri letture e canto
Riccardo Marongiu fonica

Quanto è stato detto e scritto sul sottile confine tra genio e follia! Poeti e Scrittori folli: un lungo e importante elenco: Edgar Allan Poe, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Paul Verlaine, Emily Dickinson, Silvia Plath, e così via. Pazzi che scrivono, così come i cosiddetti pazzi di Pesaro … quando, nel 1872, la scrittura fu usata come terapia dall’allora direttore del Manicomio San Benedetto Cesare Lombroso. Lombroso fondò un giornale manicomiale che chiamò Diario del San Benedetto in Pesaro affinché i parenti dei ricoverati potessero avere loro notizie e per tenere occupati alcuni “alienati di singolare ingegno”, così li definì. Nelle intenzioni di Lombroso c’era infatti anche l’obiettivo di far capire, attraverso la scrittura, il valore di certi “pazzi”.   Tra i giganti della poesia, che nel manicomio hanno vissuto gran parte della loro esistenza, ci sono Alda Merini e Dino Campana. Dino Campana, tra i due, è certamente il meno noto; eppure Piero Bigongiari includeva i Canti Orfici tra i 20 libri più importanti del Novecento e Carlo Bo addirittura tra i primi 10. Poeti in manicomio: Dino Campana e Alda Merini. Uno Spettacolo musicale. Poesia e Musica per descrivere vite sregolate che incarnerebbero il tipo del poeta pazzo e maledetto. Alda Merini sosteneva però che il poeta è sempre benedetto e mai maledetto. Negli ultimi sedici anni della sua vita Alda Merini lavorò in perfetta simbiosi con il musicista e compositore Giovanni Nuti: «Il nostro è un matrimonio artistico, una comunione di anime» diceva la poetessa della sua collaborazione con Nuti, collaborazione dalla quale nacquero autentici capolavori.

Ingresso gratuito su prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili

Gli eventi saranno trasmessi in diretta facebook sulle pagine Biblioteca e Musei Oliveriani e Pesaro Cultura

L’iniziativa è promossa dall’Ente Olivieri - Biblioteca e Musei Oliveriani di Pesaro in collaborazione con l’Associazione “Amici della Biblioteca Oliveriana” e Musicae Amoeni Loci e gode del patrocinio di: Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

Info: Biblioteca Oliveriana Pesaro | tel. 0721.33344 | ente.olivieri@oliveriana.pu.it  ;
www.oliveriana.pu.it 

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