Contenuto principale

MATTEO NASINI. Neolithic Sunshine

Il 21 luglio parte l’evento della Pescheria: sculture e installazioni sonore per indagare le origini della musica in un progetto interamente concepito per Pesaro

Dal 21 luglio, la Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive di Pesaro presenta la mostra Neolithic Sunshine, prima personale di Matteo Nasini in un’istituzione museale italiana, interamente concepita per questa occasione. A cura di Marcello Smarrelli, l’evento comprende numerose opere scultoree e installazioni sonore, caratterizzate da alcuni aspetti ricorrenti nella poetica dell’artista: il suono e le sue origini, l’impiego di pratiche manuali lente, la sperimentazione tecnologica. Come suggerisce il titolo, l’esposizione propone un salto all’indietro di alcune decine di migliaia di anni, epoca a cui risalgono i primi ritrovamenti di parti animali impiegate come strumenti musicali. L’artista ha selezionato, dalle collezioni di alcuni importanti musei di storia naturale, reperti di fossili animali riconducibili alle prime forme di strumenti acustici: zanne, corna, ossa sono state scansionate e riprodotte in ceramica con una stampante 3D e trasformate in sculture sonore. Oltre alle qualità formali, questi strumenti rudimentali mantengono il potenziale sonoro ma rimandano anche a un immaginario ancestrale.

Realizzata nella Chiesa del Suffragio, l’installazione Neolithic Sunshine è un sound piece composto da Nasini ed eseguito da un ensemble di musicisti utilizzando le riproduzioni degli strumenti preistorici. Il brano prende ispirazione dalle più antiche pratiche musicali – dai riti stagionali e di fertilità, all’idea di suono creatore del mondo, fino alla sua trasformazione in parola – per elaborarle in una composizione polifonica. Il brano viene diffuso nello spazio tramite un sistema audio disposto in forma circolare, seguendo l’andamento dell’edificio: da ogni cassa risuona un singolo strumento e l’ascoltatore si pone al centro dell’installazione. Gli strumenti sono posizionati su un podio al centro dell’aula dodecagonale, come fossero stati depositati dopo un’esecuzione musical, circondati da una struttura realizzata con fili di lana, intitolata Tenda vestigia.

Si tratta di una struttura piramidale realizzata con i fili di lana (gli stessi impiegati per Giardino perduto) e si configura come un “recinto sacro” – non lontano dall’idea del τέμενος(“temenos”) greco – uno spazio di raccoglimento che accentua il carattere rituale dell’intera installazione, rafforzando i concetti di sfasatura temporale, stratificazione storica e centralità della componente manuale.

In linea con l’allestimento del Suffragio, anche il Giardino perduto che occupa parte del Loggiato della Pescheria. L’installazione crea un aureo ambiente cromatico, suggerito dalla presenza di elementi carichi di energia primordiale e riconducibili all’idea di reperto. Una serie di oltre venti sculture in fili di lana disseminate lungo la navata, rimandano a resti di un’architettura inesistente, colonne che non sorreggono nulla, ma rimandano ad uno spazio rituale e fantastico.

Quale ideale epicentro dell’energia generata dalle opere in mostra, Nasini ha collocato nel Loggiato della Pescheria, Ruota, una grande anello in ceramica che ricorda le forme archetipiche dell’architettura preistorica e i primi utensili creati dall’uomo. Infine, a fare da ideale sfondo ai vari episodi espositivi, si trova Principio Selvatico, un arazzo di grandi dimensioni ricamato a mano: una veduta, uno spiraglio, un passaggio primitivo, uno scenario lussureggiante e selvaggio dai colori vividi e conturbanti.

Evitando qualsiasi sguardo nostalgico, con questo progetto Matteo Nasini celebra la genesi di una primordialità feconda. La connessione con il tempo presente e la propensione verso il progresso tecnologico trasformano lo spazio espositivo in un luogo animato da una forte componente rituale, dove arcaismo e modernismo dialogano in un contesto inedito. L’idea di ricostruire il momento straordinario in cui l’uomo ha inventato la musica vuole essere un omaggio a Gioachino Rossini, di cui si celebra il 150° anno dalla morte, e alla sua Pesaro, nominata Città Creativa Unesco della Musica nel 2017.

La mostra sarà lo scenario per una performance, parte del progetto Sparkling Matter, che Nasini ha iniziato nel 2016. A metà tra suono, tecnologia e neuroscienza Sparkling Matter  è incentrato sulla registrazione delle attività del cervello umano durante il sonno e sulla loro trasformazione in suoni, attraverso un software di conversione.

Il 22 settembre - dalle 23 alle 8 del mattino - al Centro Arti Visive Pescheria si terrà uno Sleep concert live, durante il quale gli impulsi celebrali di una persona addormentata saranno trasformati in tempo reale in suono e diffusi nello spazio. La performance sarà anche l’occasione per presentare il vinile Sparkling Matter , edito da Yard Press con il supporto di Marsèll, che raccoglie una scelta delle registrazioni precedenti. 

MATTEO NASINI Neolithic Sunshine 

Centro Arti Visive Pescheria 

21 luglio - 7 ottobre 

inaugurazione sabato 21 luglio ore 19; orario martedì-domenica e festivi 16.30-19.30

orario 22 luglio - 16 settembre > da martedì a domenica e festivi: 17 – 20; 7 settembre - 7 ottobre > venerdì, sabato e domenica: 16.30 - 19.30

ingresso con card Pesaro Cult (costo 3 euro, validità annuale), gratuito fino a 18 anni e con la Carta Famiglia del Comune di Pesaro

Enti promotori: Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive in collaborazione con Sistema Museo

Sponsor tecnico: Cantine Offida 

Info T 0721 387541 / info@centroartivisivepescheria.it | www.centroartivisivepescheria.it  

Torna all'inizio