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La Pala Bellini dei Musei Civici torna nel suo splendore dopo il restauro

Martedì 7 dicembre l’Incoronazione della Vergine torna nel suo assetto per essere restituita al pubblico dopo la manutenzione straordinaria partita in ottobre

La partenza del cantiere di restauro era stata annunciata il 4 ottobre con il termine di fine lavori entro il mese di novembre: previsione mantenuta perché il 6 dicembre la Pala Bellini dei Musei Civici verrà ricollocata nella sua cornice pronta ad essere ammirata in tutta la sua bellezza.
Martedì 7 dicembre alle 18.30 la presentazione ufficiale dell’intervento, alla presenza del sindaco Matteo Ricci e di Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, della soprintendente Cecilia Carlorosi e del funzionario storico dell’arte Tommaso Castaldi per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino.

Elaborato dai funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino e diretto dall’ispettore di zona Tommaso Castaldi, il restauro appena concluso nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza e il Comune di Pesaro e porta a conclusione l’iter dell’articolato progetto di recupero avviato nel 2019 per risolvere definitivamente alcune criticità conservative della Pala. In sintesi, ecco gli interventi realizzati sulla tavola centrale: messa in sicurezza e consolidamento delle parti della pellicola pittorica in sofferenza, velinatura protettiva dei sollevamenti a tenda più critici, fissaggio della pellicola pittorica con infiltrazione di resine acriliche in dispersione, ‘svelinatura’, revisione del consolidamento e verniciatura finale.

Dopo la fase di disallestimento, la tavola è stata completamente liberata dalla pesante parchettatura che esercitava una forte azione di costrizione ed è stato effettuato il consolidamento delle fratture presenti. E’ stata realizzata una nuova struttura di contenimento riprogettata unendo l’impianto tradizionale voluto dal Bellini alle più innovative soluzioni per la realizzazione dei supporti lignei. Il nuovo sistema è caratterizzato da una maggiore mobilità per mantenere la planarità del dipinto in maniera naturale e consentirà anche di porre sul retro un’eventuale schermatura di protezione che rallenti le escursioni termoigrometriche, utile in caso di improvvisi sbalzi dei valori. In vista del riposizionamento nella cornice, sono state portate a termine una serie di indagini diagnostiche multispettrali utili non solo per approfondire la conoscenza dell’opera da un punto di vista materico e dei procedimenti esecutivi ma anche per consentire una migliore conservazione preventiva. Per ciò che concerne invece la carpenteria lignea è stata effettuata una pulitura dai depositi di polvere e operato un consolidamento localizzato in alcuni punti delle parti intagliate.

Il consolidamento è stato realizzato dalla ditta C.B.C. Conservazione Beni Culturali di Roma e la rimozione della parchettatura dalla ditta Roberto Saccuman snc/Villanova-Marsciano (PG): si tratta di professionisti che nel tempo hanno seguito le vicende conservative dell’opera e ne conoscono a fondo le caratteristiche tecniche e costruttive.  

Il restauro è stato finanziato da Fondi Ministeriali (36.000 euro) mentre l’Amministrazione Comunale ha coperto le spese (12.800 euro) per le operazioni di movimentazione della tavola centrale affidate ad Apice S.r.l./Firenze e le indagini diagnostiche a cura di Diagnostica per l’Arte Fabbri/Campogalliano (MO) e Measure 3D System Technology/Roma.  

 

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