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Da Focara a Senigallia, i luoghi di Dante nella ex Legazione di Urbino

Nel calendario di ‘Pesaro per Dante’, anche la mostra all’Archivio di Stato visitabile su prenotazione dal 25 marzo al 29 maggio

Dal 25 marzo al 29 maggio, all’Archivio di Stato di Pesaro Urbino, l’esposizione documentaria che rende omaggio a Dante Alighieri illustrando, attraverso i documenti conservati in Archivio, i luoghi del territorio della ex Legazione e Delegazione di Urbino (secoli XVII-XIX) nominati nella Divina Commedia.

La regione storica di cui si parla coincide solo in parte con l’attuale Provincia di Pesaro Urbino visto che comprende infatti anche Senigallia (Paradiso, XVI, 73-78), che fino all’Unità d’Italia faceva appunto parte della Delegazione di Urbino (per questo i suoi documenti sono conservati in Archivio di Stato).

Cospicua è la documentazione relativa a questa città, compresa una bella mappa a colori del secolo XVIII esposta in mostra (la città di Senigallia nel secolo XVIII, che ora si espande anche oltre la cinta murata settecentesca ed è in piena ripresa demografica ed economica: Legazione apostolica, anno 1732). Da Fiorenzuola di Focara - nominata da Dante in riferimento alle burrascose acque antistanti il promontorio  (“…al vento di Focara non sarà lor mestier voto né preco”, Inf. XXVIII, 89-90) e rappresentata in mostra da disegni acquerellati e da alcune testimonianze di naufragi avvenuti proprio nel tratto di mare tra Cattolica e Pesaro - si passa al Montefeltro (“ch’io fui d’i monti là intra Orbino / e ’l giogo di che Tever si diserra", Inf. XXVII 29-30), largamente testimoniato da mappe di insieme e disegni particolari relativi a singole località, quali San Leo (“Vassi in Sanleo e discendesi in Noli…” di Purg. IV, 25), per la quale prevalente, nella documentazione di Archivio, è il ruolo di carcere. Un intero faldone di documenti è dedicato alla vicenda della prigionia di Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro (1791-1795).

Altro luogo della provincia nominato da Dante è il monastero di Fonte Avellana, del quale in Archivio di Stato si conserva il fondo pergamenaceo (dal 1055) e parte dell’antico archivio cartaceo (Par. XXI, 106-111).

Orario: lunedì-venerdì 8,30-18, sabato 8,30-13,40.
L’accesso in archivio è consentito su prenotazione

La mostra rientra nel calendario degli eventi danteschi organizzati dal Ministero della Cultura (https://www.beniculturali.it/evento/dante2021 ).


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